Per i genitori non è certo facile scegliere la scuola giusta per i propri figli. È giusto che si pretendano qualità, serietà e, magari, garanzie, sperando che il percorso scolastico scelto porti ad avere più speranze occupazionali per il futuro. Domande legittime che, spesso, non trovano risposte adeguate, vanificando buoni propositi e ricerca del meglio. Del resto, gli studi rappresentano una tappa importante nell'itinerario della vita dei ragazzi. Sono gli stessi adolescenti a richiedere certezze, professori competenti (non è così scontato), che si rapportino con una generazione in costante disagio, in difficoltà. Vogliono, insomma, essere formati in toto, culturalmente certo, ma anche come persone.
É normale (ma, purtroppo, non sempre avviene come si può leggere nelle cronache quotidiane) che le famiglie abbiano un ruolo fondamentale nella crescita dell'individuo, ma, oggi a maggior ragione, anche alla scuola spetta una grande parte di responsabilità. Soprattutto nel rispetto dello studente e delle sue predisposizioni, non sempre facili da capire e assecondare. In questo momento di crisi economica, le nuove generazioni stanno tirando i remi in barca e se qualche anno fa puntavano a ottenre un titolo di studio per fare carriera, avere un posto di lavoro ben retribuito e una vita agiata, oggi si stanno ricredendo in molti.
Tanti ragazzi, infatti, scelgono di imparare un mestiere, un'arte con la quale distinguersi dagli altri e, magari, andarsene all'estero, spesso inseguendo chimere, sperando in una migliore accoglienza e opportunità occupazionali. Del resto, i dati non sono incoraggianti: le statistiche indicano che il 27% degli studenti iscritti a una scuola media superiore lascia gli studi prima del diploma. E non è un fenomeno riconducibile alle periferie.
Tuttavia, parafrasando Dante, verrebbe da dire: «Non perdete ogni speranza voi che entrate». Perché l'Istituzione Scuola è ancora in grado di formare, educare e istruire nel rispetto del singolo soggetto e delle sue caratteristiche, senza cercare di agire su condotte morali o nell'intento di modificare valori, orientando lo studente. La scuola deve trasferire conoscenza e migliorare le capacità, senza essere invasiva e condizionante (anche qui, purtroppo, non sempre avviene).
Occorre scegliere bene e con cognizione di causa. Di istituti seri in grado di soddisfare queste esigenze, per fortuna, ce ne sono ancora. Ci auguriamo che questo speciale possa aiutarvi nella vostra ricerca del meglio.
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