Gli ex caselli diventano vetrine ma le vie d'acqua vanno a fondo

Una buona e una cattiva notizia su Expo. La giunta comunale ha approvato il bando per assegnare tre ex caselli daziari in posizioni strategiche gratis per tre anni ad associazioni di imprese o professionisti del territorio che si facciano carico del restyling e le rendano delle «vetrine delle eccellenze produttive» durante e dopo l'Esposizione. Gli spazi sono quelli di piazzale Principessa Clotilde, XXIV Maggio (ex sede della Lega Nord) e V Giornate. Il bando per le candidature sarò aperto nei prossimi giorno con l'obiettivo di chiuderlo entro l'anno e avere gli spazi pronti per Expo. L'assessore al Demanio Daniela Benelli spiega che è in corso da mesi un dialogo con la Camera di commercio e varie associazioni «sul tema del riuso dei caselli e la promozione del sistema locale, sono emersi dei progetti interessanti». Gli ex caselli dovranno rimanere aperti almeno 5 giorni a settimana, sarà esclusa la vendita di prodotti e promossa invece la realizzazione di stand espositivi di prodotti artigianali o agroalimentari, di mostre e vetrine virtuali, manifestazioni, eventi. Potranno alternarsi aziende diverse e nei 6 mesi di Expo dovranno funzionare anche come Infopoint. Ai Panificatori sarà rinnovata la concessione dei caselli di piazza Oberdan ma con un'offerta più ampia, che coinvolgerà l'Accademia della Scala per concerti degli allievi, Brera per le esposizioni di artisti emergenti e così via.


Il Comitato No Canal invece torna alla carica con il sindaco che ha chiesto, dopo le inchieste, di escludere la società Maltauro dagli appalti: «Faccia il passo successivo - rilanciano i militanti - e blocchi del tutto le Vie d'acqua, un'opera inutile e costosa». Domani i No Canal torneranno in presidio alle 7 davanti ai cantieri di Lorenteggio.

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