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Expo, aperta la caccia a un nuovo socio

Expo, aperta la caccia a un nuovo socio

È caccia al socio - e al relativo finanziamento - per Expo 2015 spa, la società di gestione dell’evento del 2015. Dopo l’annuncio, ufficializzato sabato, da parte della Provincia di ridurre la propria quota di partecipazione al 2% (con relativo contributo economico) nella società costituita dal Governo, Regione, Provincia, Comune e dalla Camera di Commercio, è scoppiato il panico. Sul piatto: 60 milioni di euro, il contributo che Palazzo Isimbardi si era impegnato a versare da qui al 2015, ora da trovare. Giovedì sarà l’occasione per fare il punto: l’assemblea dei soci dovrà rinnovare il consiglio di amministrazione e decidere come far fronte al «buco». «La riflessione che faranno soprattutto i soci - ha spiegato l’amministratore delegato Giuseppe Sala - è cosa succede se la Provincia scende al 2%: per quest’anno significa avere 2 milioni anzichè 10, ma da qui all’esposizione mondiale verranno a mancare in tutto 60 milioni. Bisogna vedere se si troveranno altre fonti di finanziamento o sarà la società che dovrà farsi bastare i soldi che ci sono». Due al momento le ipotesi sul tavolo: tirare avanti con il budget tagliato oppure «far entrare un nuovo socio», come prospettato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, «la soluzione migliore» per l’ad Sala. «Ho in mente alcuni esempi di istituzioni, soprattutto pubbliche - ha poi spiegato il governatore e commissario generale Expo - che potrebbero svolgere il loro compito all’interno di Expo». Prima di fare nomi il governatore si è riservato di parlarne con gli altri soci.
Non è questa l’unica incognita in vista dell’assemblea: il Comune ha già confermato in consiglio di amministrazione Sala, la Provincia Carlo Secchi. Mistero, invece, sulla nomina da parte del governo. L’attuale consigliere è infatti Leonardo Carioni, leghista presidente della Provincia di Como. Difficile pensare a una conferma, da dato che appartiene all’unico partito di opposizione al governo. Di certo c’è la richiesta, da parte dell’ad di nominare «qualcuno che abbia competenza e tempo»: «i consiglieri si devono mettere in un’ottica che l’impegno è assolutamente gravoso. Questo non è un consiglio che si riunisce ogni due mesi per definire le strategie. È un consiglio operativo».
Ieri pomeriggio si è riunito il tavolo Lombardia, per fare il punto sulle infrastrutture legate al sito, a partire da Brebemi, Pedemontana, Tem, M5, prolungamento di M1, statale 11 e 233. Il «quadro è positivo» per l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Cattaneo, con un «ma»: «bisogna far partire i lavori di Tem rapidamente altrimenti qualche preoccupazione c’è. Stiamo facendo pressione perché vengano avviati, se partiranno nelle prossime settimane saremo ancora in tempo per il completamento entro Expo».
Oggi l’ad di Expo 2015 spa Sala sarà a Parigi per presentare al nuovo comitato esecutivo del Bie i progressi: «Il progetto è definito e domani lo spiegheremo. Illustreremo i padiglioni tematici, a che punto siamo con i Paesi, il progetto definitivo del masterplan».

Per avvicinare i milanesi al grande evento, dal 30 aprile al 6 maggio vanno in scena gli «Expo days»: ottanta eventi tra rassegne cinematografiche, mostre, concerti, convegni e spettacoli sul tema «Nutrire il pianeta, energia per la vita».

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