Expo, Bonino in campo per coinvolgere gli Usa

Una «gioiosa festa di integrazione culturale». Così il ministro degli Esteri, Emma Bonino, immagina l'Expo 2015 e promette che insisterà perché partecipino anche gli Usa. Lei, che fu un'accanita sostenitrice della candidatura, ora si trova a seguire l'organizzazione nei panni del ministro: «È una grande emozione e tra le priorità del mio ministero».
La Bonino dà una doppia valenza dell'appuntamento del 2015, al di là quindi del tema specifico dell'alimentazione, nell'ottica di un'integrazione «che guardi al futuro, senza che nessuno di noi sia chiamato a sconfessare le proprie radici». L'occasione per tratteggiare il clima di Expo è stata un convegno a Palazzo reale dedicato alle strategia per l'acqua in vista dell'evento del 2015. «Sarà anche un Expo delle donne» spiega la Bonino, oltre che un Expo capace, attraverso il tema specifico dell'alimentazione, di unire le culture dei paesi partecipanti a partire dunque dall'Italia. «Nessuno di noi sia chiamato a sconfessare le proprie radici» ha premesso la Bonino. «Ma - ha subito aggiunto - non esiste futuro se si guarda solo alle radici». Per favorire questa integrazione fra persone, il ministro degli Esteri ha osservato che Milano è il luogo giusto, perché è una «città accogliente e cosmopolita» capace di essere al centro dell'Europa e di offrire pregi e difetti dell'Italia. Il ministro si è soffermato anche sul tema dei finanziamenti. «Vorrei qui confermare l'impegno del governo italiano, segno tangibile che in un momento di difficoltà e scarsità di risorse la linea di bilancio per Expo non è stata toccata. Quando abbiamo una data, all'inizio possiamo anche andare a rilento poi alla fine possiamo anche correre. Ma è bene che corriamo tutti nella stessa direzione». E proprio in tema di finanziamenti, arrivano nuove boccate di ossigeno. A evitare il naufragio di Expo 2015 arriva il salvatore Giovanni Bazoli (Intesa Sanpaolo) che sborsa altri 160 milioni per i terreni, che serviranno a completare la procedura di acquisto dei terreni su cui si svolgerà la manifestazione. Cifra consistente, che va a sommarsi ai 180 milioni che sempre Intesa, diventata nei mesi scorsi partner finanziario di Expo, potrebbe essere chiamata a erogare per finanziare le spese correnti dell'apparato organizzativo. E poi il tema della sicurezza e della trasparenza.

A breve ci sarà anche un nuovo incontro con il ministro dell'Interno Angelino Alfano dedicato a Expo e al contrasto alle infiltrazioni criminali perché «intendiamo farci carico anche di questo aspetto. È stato fatto un lavoro di prevenzione delle infiltrazioni criminali nell'ambito degli investimenti e delle opere».

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