Expo, al Castello c'è un campo di mais

Circa 1.500 fusti tra le piramidi in piazza. I curatori: «Il paesaggio è la nostra bellezza architettonica»

In piazza Leonardo da Vinci un campo di granoturco di migliaia di metri quadrati piantato a terra. E' un progetto di Expo 2015, esordito con una prova generale. Ieri, di fresco mattino, Milano si è svegliata con filari di granoturco nel cuore, al Castello, tra le piramidi di Expo Gate. I 1500 fusti di due metri dondolavano al vento, e un bimbo passando: «Mamma che bello, ma che fiore è?» esclamava indicando un «giglio» arancio di zucchine, perché nelle casse in legno verdeggiano anche girasoli, zucche, akra, salvia, rosmarino, che fioriranno in modo particolare sotto le «lacrime» di San Lorenzo, il 10 agosto, con un evento in onore delle stelle cadenti, quest'anno baciato da una rara luna piena.

«Dobbiamo puntare sul concetto di paesaggio, è questa la nostra bellezza architettonica. Giocare sul senso dello spaesamento e della sorpresa che il paesaggio crea in pieno centro storico, in linea col tema di Expo sull'alimentazione, per sottolineare che Milano è una metropoli fortunata: il 40% di quanto mangiamo è coltivato in un raggio di venti chilometri da qui» commenta Matteo Gatto, direttore delle aeree tematiche Expo 2015 e curatore di un progetto sulla vigna di Leonardo, in corso Magenta, che potrebbe tornare a rinascere.

Ideato dallo studio A4A Rivolta Savioni il corridoio di piante, interrate in vasche di legno su cui ci si può anche sedere, bel particolare vista l'assenza di panchine a Milano, sono state piantate all'inizio di giugno e coltivate da Marco Cuneo nella cascina Gambarina. «Senza concimi chimici» sottolinea Antonio Corbari, storico produttore di ortaggi bio. «Stasera la festa d'inaugurazione è aperta a tutti, e sarà il primo degli eventi e delle iniziative previste in mezzo a questo campo» spiega Caroline Corbetta, curatrice artistica di Expo Gate.

Mentre nel labirinto di piante, in cui i nostri nonni sudavano di lavoro ma anche di piaceri adamitici, i giapponesi scattano foto, anche le critiche spuntano. «Ora cosa ci dobbiamo aspettare, melazane e carote a Sant'Ambrogio? - si chiede Riccardo De Corato, vice presidente del Consiglio comunale - Che vergogna povera Milano!». Si associa all'esponente di Fratelli d'Italia, Roberto Caputo del Pd: «Non mi piace. Per un mese la prospettiva e la profondità della visione del Castello, già limitata dalle due costruzioni triangolari, viene oscurata dal mais».

A giorni la fioritura apparirà sulle cime e le pannocchie cresceranno sotto le foglie. Per un mese nello spazio Garibaldi di Expo Gate viene allestita la Gate2Game, ludoteca gratuita per i bimbi rimasti in città gestita da Pepita onlus.

Innumerevoli gli appuntamenti agostani legati all'istallazione: «Coloriamo con i colori della natura» e «Biciclette parlanti» il giorno 4, «I semi e il mais» e «Eco torneo di ping pong» il 5, «La polpetta di semi» e «Letture ben - date» il 6, un recital per ricordare Marilyn Monroe in cui i partecipanti ascolteranno con gli occhi bendati.

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