Expo festeggia il 2 giugno ma il premier dà «buca»

Alle celebrazioni della Repubblica non ci sarà Mattarella Renzi potrebbe arrivare a Rho-Pero solo nel pomeriggio

Sarà una festa della patria senza istituzioni quella che si celebra oggi a Expo, davanti agli occhi di tutto il mondo. Alla cerimonia ufficiale delle ore 10 non ci sarà il presidente della Repubblica e, salvo colpi di scena dell'ultimo minuto, non ci sarà nemmeno il presidente del Consiglio. Il premier Matteo Renzi avrebbe dovuto fare le veci di Sergio Mattarella. Ma non si presenterà sul palco delle celebrazioni nemmeno lui, impegnato a Roma all'altare della patria dalle 9. Fino all'ultimo però si spera in un suo arrivo a Rho nel pomeriggio anche se nell'agenda ufficiale di Palazzo Chigi non compare in alcun modo la parola Expo.

La sua sarebbe un'assenza pesante nel giorno per eccellenza dedicato all'Italia. Di fatto la più alta carica presente sul palco di Expo sarà Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole. Già ieri, nel giorno post elettorale, Renzi ha deciso di «fare un salto» in Afghanistan pur di non dover rendere conto di sconfitte e percentuali elettorali. Ma in serata è rientrato a Roma e, volendo, oggi potrebbe benissimo presenziare alla giornata organizzata ad Expo. Sembra invece glissare l'appuntamento spiazzando gli organizzatori, che all'ultimo hanno dovuto correggere la scaletta della celebrazione.

Pare invece certo l'arrivo del presidente Mattarella venerdì prossimo. Dopo l'invito declinato il primo maggio, giorno dell'inaugurazione dell'Esposizione, stavolta il Capo dello Stato non potrà più tirare bidoni e quindi prenderà parte alla giornata internazionale dell'Ambiente. Che non + la festa della Repubblica ma fa nulla, rappresenta comunque una tappa importante nel percorso di Expo.

Oggi ci sarà comunque la parata programmata lungo il decumano per celebrare degnamente la festa della Repubblica. Si comincia alle 17. Titolo dell'evento: Orgoglio Italia. Di orgoglio a quanto pare ne manifestano poco le più alte cariche dello Stato. Lo tengono invece alto i lavoratori e i rappresentanti delle aziende che hanno contribuito a realizzare Expo: sfileranno lungo il corridoio dei Paesi del mondo con il caschetto in testa e arriveranno fino a Palazzo Italia. Assieme a loro ci sarà anche Dante Ferretti, il due volte premio oscar autore del Popolo del cibo, le sculture in «marcia» di fronte al padiglione Zero. Ci saranno musica e sbandieratori, per una festa che si snoderà fino all'Albero della vita, dove avrà luogo lo spettacolo di Marco Balich. Si proseguirà poi con la mostra Dialogo nel buio, per far capire come chi non vede sviluppa capacità tattili e olfattive incredibili. Verrà poi presentata la tela di Renato Guttuso dedicata al mercato palermitano. Tutto si svolgerà come da programma, ma con un gusto diverso.

Il ministro Martina, costantemente presente a Expo, rema assieme al commissario unico Giuseppe Sala perché tutto funzioni al meglio, perché l'Italia faccia bella figura agli occhi del mondo. Cerca di fare un lavoro di squadra, quando forse la squadra non c'è. Almeno a livello politico.

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