Fame nel mondo Tutti funamboli per combatterla

«Lo giuro, lo giuro, non soffrirò mai più la fame». Sempre da pelledoca la dichiarazione di Rossella O'Hara in Via col vento mentre mangia la terra, come è da pelledoca la sfida che oggi viene proposta al trentanovesimo piano di palazzo Lombardia dalle 10 alle 14, per ritornare alla stessa ora il 25 luglio; domani e il 26 luglio sarà dalle 10 alle 18.

In una stanza con le pareti interamente in vetro, in modo da dare l'impressione d'essere sospesi nel punto più alto di Milano, sarà allestita una passerella di metallo larga 14 centimetri e lunga 5 metri, sospesa sopra il pavimento a 2,5 metri d'altezza. Chi ha il coraggio di cimentarsi con l'impressione d'essere sospeso nel vuoto, può attraversare la passerella. Per cosa? Per portare dall'altra parte della stanza, dove c'è una bilancia, un minuscolo chicco di riso. Su un piatto della bilancia un fascio di immagini sul significato di Nutrire il pianeta, tema di Expo, sull'altro i chicchi di riso depositati dai funambuli portano equilibrio nella «stadera».

Personaggi celebri hanno aderito alla «Sfida estrema» che ripercorre la performance dell'atleta austriaco Mich Kemeter, che l'anno scorso attraversò su una fettuccia di poliestere uno spazio di 80 metri tra due ciminiere. Su uno schermo, in loop, gli sfidanti vedranno Kemeter per fare una sorta di allenamento. Gli ardimentosi possono iscriversi a assprocinema@gmail.com. La fame è una malattia che si manifesta con vertigine, malinconia, terrore, vergogna, pianto.

Da quando Expo 2015 ha aperto le porte si parla di mancanza di cibo per milioni e milioni di esseri, ma lo si fa sentendosi al sicuro. Per un chicco di riso, vuoi provare la sensazione di «morire» nel vuoto? Prova. La prossima volta che cade un chicco di riso sul pavimento della cucina lo raccoglierai.

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