Una farmacia-bancomat La ragazza con la pistola scippa anche le creme

La 18enne con la pistola prima di innescare il colpo in canna fa incetta sugli scaffali

Una farmacia-bancomat La ragazza con la pistola scippa anche le creme

«Più che una farmacia un bancomat per quei residenti del quartiere che con la legge d'accordo proprio non vanno. Ce ne siamo resi conto in particolare l'anno scorso. Quando, a dicembre, il nostro commissariato, Scalo Romana, arrestò un ragazzo italiano sui trent'anni che da marzo a dicembre 2017 aveva messo a segno da solo ben otto colpi. La farmacia di via Boifava 1 era diventata la sua ossessione: rapinava l'incasso nella fascia oraria tra le 18.30 e le 19.30 per poi correre a comprarsi la droga nel boschetto di Rogoredo. Anche M.C., la ragazza con la pistola, l'altra sera durante il colpo e prima di scappare, si è guardata attorno negli scaffali e si è portata via anche un cofanetto di creme... Come se stesse facendo la spesa».

Gli uomini guidati dal vice questore aggiunto Francesco Anelli sono una squadra ben affiatata di «operanti», cioè quelli che in «poliziese» rappresentano gli agenti e gli ispettori che lavorano sul territorio e hanno rapporti diretti e quotidiani con la gente. Si tratta di relazioni molto franche «cittadini-sbirri» in un circuito che abbraccia zone come Chiesa Rossa e il Gratosoglio, tutt'altro che facili insomma, ma in quest'area è sempre così che è andata tra il commissariato e la gente.

Tra questi agenti ci sono anche coloro che martedì sera, subito dopo la rapina dei quattro giovani nella farmacia di via Boifava 1, li hanno inseguiti, quindi catturati uno a uno. Prima è toccata proprio alla ragazza. «Dai filmati si vede chiaramente che la 18enne, coperta dal cappuccio di un giubbone impermeabile largo e lungo e di colore scuro, scarrella la pistola quando è ancora all'interno della farmacia: un gesto pericolosissimo perché così facendo il colpo entra in canna e il cane resta alzato - hanno spiegato ieri mattina gli investigatori di Scalo Romana -. Ed è così che probabilmente sono partiti i due colpi sparati dalla Beretta 84 calibro 9X17 durante la caduta in motorino su cui viaggiava insieme all'amico marocchino e complice O.H., di un anno più grande, famiglia e cittadinanza marocchina, ma nato a Milano. Una pallottola ha colpito la mano destra del giovane, che poi è stato fermato all'Humanitas di Rozzano, dov'era andato a farsi medicare, l'altra chissà dov'è finita. «Tuttavia dall'arma, rubata durante un furto in abitazione una decina di giorni fa e nella quale in origine c'erano 10 proiettili, ne mancano altri tre: dovremo cercare di comprendere che fine hanno fatto».

«Lei? Per terra c'era sangue e anche se era evidente che c'entrasse la pistola che lei stessa, M. C., aveva agitato ridendo durante la rapina davanti alle dottoresse della farmacia per spaventarle, la 18enne al momento del fermo è apparsa tranquillissima, praticamente impassibile e non ha ci ha detto nulla di utile affinché potessimo rintracciare i suoi complici, borbottando appena qualcosa su un albanese di Baggio e su un terzo che lei non sapeva nemmeno chi fosse.

Dopo i primi due arresti di martedì sera (la ragazza e l'amico marocchino ferito) le manette sono scattate mercoledì sera per un pregiudicato italo-serbo di 21 anni. Dopo averlo identificato (nel video è colui che arraffa il denaro dalla cassa, 300 euro, che insieme ad altri oggetti scomparsi dalla farmacia alla fine porterà il bottino a sfiorare gli 800 euro) i poliziotti di Scalo Romana gli hanno sequestrato in casa, in via Costantino Baroni, sempre al Gratosoglio, le scarpe utilizzate per la rapina ancora infangate. Gli investigatori sono poi risaliti a un secondo appartamento, sempre in via Baroni, dove il giovane marocchino ferito alla mano inavvertitamente dalla complice, aveva nascosto i vestiti utilizzati per il colpo.

Nell'appartamento - dove vive con il fratello il quarto complice, un italiano di origine egiziana di 22 anni e con un precedente per rapina - i poliziotti hanno trovato 200 grammi di marijuana che hanno portato all'arresto del ragazzo.

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