(...) cristiani e musulmani si trovano ad affrontare sfide analoghe in grado di suscitare negli uni e negli altri un risveglio all'altezza del grande patrimonio che entrambi hanno ereditato dalla plurisecolare vicenda delle rispettive civiltà. Il decimo incontro della Fondazione Oasis, svoltosi per la prima volta a Milano, grazie al fatto che il suo fondatore è divenuto Pastore della Diocesi ambrosiana, ha fornito un'occasione unica per misurarsi con le potenzialità e i compiti di un grande laboratorio interculturale, qual essa è divenuta negli ultimi anni e si prepara a essere ancor più con l'avvicinarsi dell'Expo 2015. Decine di personalità hanno condiviso riflessioni ed esperienze di chi non si accosta al tema in forma intellettualistica, ma partendo dalla realtà drammatica ma non per questo meno vitale di paesi dove forme di coesistenza e collaborazione interreligiosa fanno parte dell'eroismo quotidiano di quanti non si sono ancora arresi all'apocalittica prospettiva dello «scontro delle civiltà».
Si tratta di interrogativi e assunzioni di responsabilità che non soltanto la Chiesa, ma l'intera società civile non può più rimandare se si vuole protagonista in una sfida che se considerata una fastidiosa e subita avversità sarebbe persa in partenza.*responsabile dialogo
con l'Islam della diocesi
di Milano
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