In ferie al mare manda la figlia a elemosinare

In ferie al mare manda la figlia a elemosinare

«Mi hanno abbandonata, lasciatemi un'offerta». Sta facendo il giro d'Italia la vicenda della turista bergamasca 40enne denunciata lunedì mattina dalla polizia locale di Santa Margherita Ligure (Genova) per aver messo in mano alla figlia di appena 3 anni un foglietto con questa scritta lasciando che la piccola girasse poi i tavolini di un bar all'aperto come se fosse una piccola mendicante. Anticipata ieri dalla redazione di Chiavari del Secolo XIX, la notizia ha avuto un'enorme eco, al punto che il comando dei vigili di Santa, in piazza Mazzini, è stato bersagliato di telefonate. La donna denunciata, infatti, è una signora della buona borghesia che l'altra mattina alle 11 era seduta con un'amica al bar «san Bernardo», un locale che prende il nome dalla centralissima piazza in cui si trova.
Ieri abbiamo parlato personalmente al telefono con l'agente della polizia locale di santa Margherita che ha denunciato la donna. «Lunedì alle 11 mi trovavo in pattuglia con dei colleghi in piazza San Bernardo - ci ha raccontato il vigile 29enne -, quando un uomo mi ha chiamato perché lo raggiungessi . Era disperato: “Vigile, venga qui, la prego, faccia qualcosa“ mi ha detto rivolgendomi uno sguardo implorante. E così mi ha indicato accanto a lui una bella bimba curata, con un foglietto in mano. C'era scritto che l'avevano abbandonata e chiedeva un'offerta. Nell'altra manina teneva un bicchiere di plastica trasparente con delle monete. Mi si è stretto il cuore. Mi sono chinato e le ho chiesto:“Sei sola qui?“. Per tutta risposta la bambina è corsa in direzione di una donna seduta al tavolino del bar “San Bernardo“, l'ha chiamata “mamma“. Da subito ho avuto l'impressione che la donna avesse visto tutta la scena e che ci stavamo interessando alla figlioletta ma facesse finta di niente. E ha continuato a fingere che non fosse successo nulla fino a quando non mi sono avvicinato al tavolo. Era una bella signora, con i capelli lunghi e scuri, in compagnia di un'altra donna altrettanto distinta: insomma, non erano zingare! Le ho domandato di quel biglietto, della ragione che l'aveva spinta a mandare in giro la figlia come una mendicante. “Ma è uno scherzo - si è giustificata lei tentando di sdrammatizzare e spalleggiata in tal senso dall'amica -. Volevo far due chiacchiere e lasciar giocare la bambina. Così le ho messo in una mano quel foglietto e un bicchiere nell'altra“. Ho tentato di farle capire che c'era di mezzo la dignità di sua figlia. Per tutta risposta lei ha ribadito ancora che era una burla. E per rafforzare il suo ragionamento mi ha spiegato che le monetine contenute nel bicchiere le aveva messe lei. Una bugia, questa, smascherata in pochi minuti. Io e i miei colleghi, infatti, abbiamo sentito alcune delle persone presenti in piazza. Che hanno puntualmente testimoniato di essere rimaste incuriosite da quella piccola mendicante e di aver messo loro qualche moneta nel bicchiere che la piccola porgeva con la manina».
La donna è stata identificata sul posto e poi portata al comando dei vigili dove sono intervenuti anche i carabinieri.

«Alla fine mi hanno detto che la signora era provata - conclude l'agente della polizia locale di santa Margherita -. Ora la vicenda è di competenza del tribunale dei minori. Non so se la donna rischi di perdere la figlia. Le posso dire però che quella bambina che chiedeva la carità, se era uno scherzo, non faceva ridere».

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