Sabrina Cottone
Frecce tricolore alle spalle e come potrebbero mancare in un partito che ha scelto il collante dell'identità nazionale e Fratelli d'Italia come nome? Ignazio La Russa è seduto tra Viviana Beccalossi e Gianni Stornaiuolo. Non è un caso. Da oggi Beccalossi, volto storico ma sempre giovane e nuovo, è la portavoce del partito. La Russa le cede il passo, e anche Stornaiuolo, già commissario elettorale, oggi candidato vice della coordinatrice regionale Paola Frassinetti.
Sotto il palco della Festa, tendone trasparente in piazzetta Liberty, un gruppo di militanti ascolta il dibattito sul futuro del centrodestra coordinato dal direttore del Giornale, Alessandro Sallusti. Sui banchetti «Settant'anni del Movimento sociale italiano», catalogo in anteprima della mostra che si aprirà a Roma con un titolo che tiene insieme passato e futuro: «Nostalgia dell'avvenire». La Festa, che avrà il suo clou oggi alle cinque del pomeriggio con l'intervista di Mario Giordano alla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, è promossa da «Renzexit» (e basta la parola per capire di che si tratta), in collaborazione con Fratelli d'Italia e Fondazione Alleanza nazionale. Nostalgia dell'avvenire o del Msi?
C'è anche altro di nostalgico. Ieri i Fratelli d'Italia hanno festeggiato i quarant'anni di Radio University. «Allora non avevamo diritto di parola - ricorda La Russa -, chiedemmo aiuto alla signora Servello e a Franco Servello che offrirono il luogo per le antenne. Radio University fu la seconda radio libera dopo Radio Popolare, la prima politica». Loro la chiamavano «la voce dl dissenso», molti ragazzi si alternavano con pseudonimi. La Russa era Ilarius, crasi del nome, ma c'era anche Walter Pancini, oggi direttore generale dell'Auditel, nome in codice Ieder, e Cecilia Capellaro, adesso nella comunicazione di Assolombarda. I tempi delle fogne sono finiti da un pezzo.
Gianni Stornaiuolo, larussiano di ferro, soprannome Gianni 'o filosofo e fama da boxeur nata da un presunto scontro fisico con l'azzurro Doriano Riparbelli nel 2010, notizia dalla quale si difende ancora come dalla peggiore delle onte del post Fiuggi, è l'uomo della continuità. La Russa giura di essere stato lui a proporre la Beccalossi alla Meloni come portavoce. Fatto sta che i due, Viviana e Ignazio, concionavano fitto fitto al bar prima della Festa. La portavoce non si sottrae ai temi caldi. Parisi? «Mi sembra un po' un ufo della politica» dice. E non è un complimento.
Oggi alla Festa si parlerà dei costi sanitari dell'immigrazione clandestina.
Spiega Beccalossi con competenze da assessore: «Noi a Palazzo Lombardia sappiamo bene i costi che ricadono sulle Regioni e che lo Stato si dimentica di restituire. La Lombardia ha più immigrati, regolari e irregolari». Insomma, è la Regione che attende più soldi da Roma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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