Fi vuole spostare il carcere e spegnere Area C alle 14

Nel programma elettorale il mini biglietto Atm, Museo della moda e parchi storici a Fondazioni

Fi vuole spostare il carcere e spegnere Area C alle 14

La prima parola d'ordine è «discontinuità». La giunta Sala «non si è dimostrata vicina alle persone e attività che più hanno sofferto dalla pandemia, ha tollerato troppo l'illegalità (centri sociali, occupazioni abusive, microcriminalità sui mezzi e nelle periferie) e ha «dichiarato una vera e propria guerra al traffico privato». Nel programma elettorale di Forza Italia presentato al Palazzo delle Stelline venerdì scorso è scritto a chiare lettere che se il centrodestra riconquisterà Palazzo Marino l'approccio su questi temi sarà «diametralmente opposto». Basta sfogliare le 42 pagine per avere gli esempi concreti. Si parte dal piano di sburocratizzazione «per spazzare via le ragnatele che scoraggiano gli operatori economici», sostituendo «le autorizzazioni preventive con il controllo a posteriori». Per far ripartire le 10mila imprese del settore food, pesantemente colpite dal Covid, Fi propone (tra l'altro) dimezzamento della Tari e della Cosap, riduzione della ex imposta sulla pubblicità e dell'Imu, un fondo di garanzia per pagare i mutui. E vuole trasformare assi come via Torino o corso Vercelli in «centri commerciali naturali» con «manager di strada» che facciano da trait d'union tra commercianti e Comune, ad esempio per concentrare eventi e sveltire le pratiche. Fi candida Milano ad ospitare un'Università e un Museo della Moda - con un assessorato dedicato al settore-, un Museo di Storia della città e i Premi Nobel per una settimana in città. Previsti ulteriori sgravi per gli studenti meritevoli, orari più lunghi nei musei, una «silver card» con ingressi gratuiti a mostre e spettacoli per gli over 65, un festival diffuso della musica lirica. Un grande Museo di arte contemporanea e una smart city per i giovani sulle aree del carcere di San Vittore, da trasferire in altra zona. Nel programma c'è un importante recupero di interi quartieri di edilizia popolare e il sì, convinto, al nuovo stadio di San Siro. Un impegno atteso da cittadini, imprese e investitori: «L'accesso agli atti non dovrà più superare i 30 giorni, tempo massimo anche per ottenere risposte da parte del Comune».

C'è il lungo capitolo dedicato alla mobilità, da stravolgere «fin dai primi 100 giorni»: abolizione di Area B e orario ridotti di Area C dalle 7.30 alle 14 con ingresso gratis per i residenti nella Cerchia, ripristino di aree a disco orario per la sosta breve vicino a ospedali, uffici pubblici, scuole, zone commerciali, stop alle nuove ciclabili delle polemiche e spostamento dalle arterie traficate a vie parallele. In tema trasporti: biglietto breve Atm a un euro e tessere a chilometraggio (a scalare), taxi rosa scontati in orari serali. Fi immagina di affidare i parchi storici come il Sempione, Giardini Montanelli e la Gusatalla a fondazioni.

La sicurezza è «il valore più importante, condizione necessaria per tutto il resto del programma» è scritto a pagina 31. «Tolleranza zero». Tradotto? Chiusura di centri sociali e campi rom, controllo assiduo dell'area della stazione Centrale, divieto di dormire all'aperto (obbligo per i senzatetto di trascorrere la notte nei centri). Fi vuole istituire un assessorato agli Anziani, ripristinare le vecchie tariffe Atm per gli over 65 e creare comunità alloggio per chi è solo.

Manca ancora il candidato sindaco ma la commissaria cittadina Fi Cristina Rossello, che per due anni ha coordinato il lavoro, rimarca che il partito «ha già programma e squadra. Abbiamo ascoltato e incontrato categorie, mondi accademici, esponenti della cultura», l'ultimo è stato il «terzo weekend di gazebo e ci sono già i primi manifesti». Apprezza che «diversi dei papabili, senza sapere ancora se saranno la scelta finale, abbiano voluto seguire alle Stelline on line la presentazione. Sarà sicuramente una base di lavoro utile e gli uomini e donne di Fi correranno sotto il sole a luglio e agosto per supportarli nella campagna».

Il capogruppo Fi Fabrizio De Pasquale garantisce che la mobilità sarà rivoluzionata, «basta piste assurde, e serve anche una campagna di sicurezza sui marciapiedi, per tre mesi pugno di ferro dei vigili su questo tema. Più assistenza domiciliare per gli anziani e non avremo paura dei grandi progetti, quindi sì al nuovo stadio e trasloco di San Vittore».

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