È arrivato all'ora di pranzo, verso le 12,30 ieri il primo paziente grave ricoverato all'ospedale in Fiera Milano. Si tratta di un uomo, malato gravemente di Covid, per cui è stata necessaria la sedazione e la respirazione artificiale. Ma in serata si è arrivati a quota 4 pazienti, per altro tutti non vaccinati. Dei 4 ricoverati, due sono uomini e due donne, due sui 70 anni e due sui 60. Uno è giunto dal Milanese, 3 da altre province. Per uno di loro è stato necessario il trasporto in elicottero. E così via, al ritmo di due/tre pazienti al giorno stimati per i prossimi giorni. In servizio, al momento, anche una decina di medici e una ventina di infermieri sulle 24 ore, dirottati dall'Ospedale Policlinico e dal Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda.
Sono stati attivati ieri mattina nei padiglioni di viale Scarampo, i primi due moduli di cure intensive per una trentina di posti letti. La struttura, coordinata dal Policlinico, torna quindi ad accogliere pazienti gravi Covid, che hanno bisogno di cure intensive da tutto il territorio lombardo. È la terza volta dall'inizio della pandemia che si ricorrere all'ospedale di emergenza. Il coordinamento è affidato al Policlinico, che mette a disposizione il personale tecnico, sanitario, amministrativo, farmaceutico e di supporto per la sua gestione, così anestesisti e infermieri di area critica in sinergia con Niguarda, oltre che da diverse altre strutture per non pesare su singoli reparti o aziende regionali.
Una sorta di «polmone» che permette di non mandare in affanno gli ospedali del territorio, soprattutto quelli più piccoli che hanno un numero limitato di letti di rianimazione per cui anche solo due posti liberi sono fondamentali per poter accogliere eventuali urgenze. La situazione negli ospedali continua da essere seria e la pressione ad aumentare - anche ieri si sono registrati 33.856 nuovi positivi, 5 nuovi ricoveri in terapia intensiva per 262 complessivi e 17 in più in area medica per 3.469 -a fronte anche dell'alto tasso di quarantene tra il personale sanitario.
Ora sembra che la curva di Omicron si stia fermando e che si sia arrivati al cosiddetto plateau ovvero alla stabilizzazione del contagio: «Io spero che proprio perchè siamo arrivati al picco, si inizi a stabilizzare come numeri e poi a scendere. Mi auguro che questo sia il prossimo futuro» per il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Schivato il rischio della zona arancione, ieri la Lombardia ha confermato il giallo per la prossima settimana e questo «anche perché - ha spiegato Fontana - il parametro dei letti occupati in rianimazione è ancora sotto il limite».Da vedere poi se il Cts accetterà la richiesta, avanzata dalle regioni, di tenere separati i numeri dei ricoveri per Covid da quelli per altre patologie che si scoprono positivi all'ingresso in ospedale.
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