Sempre più tosta la caccia al ladro. Il settore della «sicurezza» non conosce inflessione, tanto che nel 2011 ha visto crescere il fatturato del 4,9%, con un giro daffari di 1,9 miliardi di euro, un risultato che promette bene sia sul mercato interno (+3,4%), sia sulle esportazioni giunte a quota 250 milioni (+22,9%).
Sullonda di queste cifre aprirà le porte a novembre, dal 7 al 9, il salone «Sicurezza 2012», la biennale internazionale che è uno dei fiori... alla toppa di Fieramilano. Ma ormai è antidiluviano parlare di toppa perché la mitica chiave della porta di casa è stata sostituita da sistemi antifurto fantasmagorici. Nebbiogeni che generano una densa cortina di fumo per disorientare lo scassinatore, videosorveglianze capillari che consentono di tener docchio gli ingressi di casa attraverso il telefonino, sensori acuti come pupille in grado di rilevare il passaggio di una persona estranea che ha un peso corporeo diverso dal padrone dellabitazione.
«Il mercato della sicurezza sta vivendo una svolta epocale e la manifestazione milanese è una fotografia di un mondo fatto di diverse componenti, dallantintrusione al controllo degli accessi, dalla videosorveglianza ai sistemi antincendio» precisa Marco Serioli, Exhibitions division director di Fiera Milano. «Sicurezza 2012» espone una panoramica a tutto campo di un tema che interessa i cittadini ma anche i professionisti di difesa passiva, dellhome & building automatiion, della sicurezza informatica, dellintelligence, dellantiterrorismo, delle forze di polizia e della vigilanza privata.
Le aziende si sono spinte molto avanti nella ricerca per far fronte alla piaga della microcriminalità e al bisogno dei servizi pubblici di offrire spazi più protetti.
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