Sabrina Cottone
Si chiamano «Gatti spiazzati» e il perché si può scoprire durante le passeggiate milanesi in cui fanno da guida e dalle quali è nato anche un libro. Oggi i gatti, diventati ciceroni al centro diurno «La Piazzetta» della Caritas, saluteranno la vigilia di Pasqua tra i Bergognone di Santa Maria della Passione, per avventurarsi in una camminata sulle «pietre d'inciampo» di Porta Vittoria. Pietre volute dall'associazione Figli della Shoah, dieci centimetri per dieci, ricoperte di ottone lucente, incastonate davanti alla porta dell'ultima casa milanese di uomini e donne deportati e uccisi nei campi di sterminio.
L'appuntamento alle 9,30 è davanti alla chiesa di santa Maria della Passione, via Conservatorio, prima tappa della visita. «Li ricorderemo per ciò che hanno fatto da vivi, incluse le medaglie al valore che numerosi ebrei deportati hanno ricevuto durante la prima guerra mondiale» rievoca Aldo Scaiano, tra gli animatori dell'iniziativa. Il tour proseguirà tra le antiche case popolari di corso XXII Marzo, poi in via Marcona dove il nipote di Giuseppe Malagodi, deportato a Mauthausen, riceverà il gruppo a casa, per raccontare personalmente il nonno. Poi Palazzina Liberty e via Bezzecca, sulla pietra d'inciampo di Emma Bovi, deportata a Ravensbrück. Saranno ricordati anche Cesare Fano Silvia, Usigli Fano, Raffaele Gilardino, Romeo Locatelli. Seguiranno la rotonda della Besana, antico cimitero della Ca' Granda, e i giardini della Guastalla, per recitare un brano tratto da «Se questo è un uomo» di Primo Levi. «Non c'è indifferenza, anzi.
Abbiamo allargato l'attenzione alle pietre d'inciampo perché ce l'hanno chiesto amici e soci» spiega Scaiano. Il calendario prevede altri appuntamenti con giri diversi.(Per informazioni info.spiazzati@gmail.com o il numero 338 5498695)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.