Cronaca locale

File ai super? La spesa si fa in ordine alfabetico

Dopo Bollate e Cesano, oggi inizia Cologno. "Troppa utenza su un territorio esiguo"

File ai super? La spesa si fa in ordine alfabetico

A Bollate hanno iniziato il 1° aprile, a Cesano Boscone il giorno successivo e a Cologno Monzese si parte stamattina. Gli accessi «calmierati» ai supermercati facendo la spesa in ordine alfabetico con turni in base all'iniziale del cognome magari non saranno «la» soluzione ma, soprattutto per i piccoli comuni, si stanno rivelando utili a diminuire sia le occasioni di contagio da coronavirus che lo stress della gente. Così a Bollate, dal lunedì al sabato (la domenica l'accesso è libero) la giornata si divide in due fasi per chi frequenta i nove supermercati (Coop, Carrefour Express, Tigros, due punti Lidl, due punti Sigma e due punti Crai): dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20. Ad esempio il lunedì nella prima fascia oraria tocca ad A e a B, nella seconda a C e D; il martedì al mattino possono fare la spesa i clienti il cui cognome inizia per E, F, G, H, I, J, K e via di seguito. Sono esclusi gli ultraottantenni e i ragazzi sotto i 14 anni. L'idea è venuta a tre giovani laureati che l'hanno proposta agli amministratori su Facebook: Francesco Vassallo, sindaco di Bollate, li ha convocati subito.

Con i suoi quasi 50mila abitanti spalmati su un territorio esiguo (8 chilometri quadrati), dotato 550 negozi oltre ai sette supermercati, Cologno Monzese è il comune che inizia oggi. Tuttavia il provvedimento - che esclude tutto il personale sanitario e, partendo a ridosso delle festività pasquali, verrà sospeso da venerdì 9 a lunedì 13 compreso - ripartirà tra una settimana esatta, quando sarà modulato sul modello di Bollate. «L'interesse principale è che diminuiscano i nuovi casi di contagio (ieri sera erano 246, ndr) visto che troppa gente se ne va in giro senza ragione e troppo a lungo - spiega il sindaco Angelo Rocchi -. Va detto però che Cologno paga lo scotto di avere, in un frangente tanto delicato, tre stazioni del metrò, due uscite della tangenziale, aziende come Mediaset che muovono quotidianamente migliaia di persone. Ma anche un'utenza - diretta a Monza, a Brugherio, a Milano - che, vista la situazione economica difficile, per non pagare il casello di Agrate, esce dalla tangenziale e attraversa tutta Cologno, per poi rientrare a Carugate. Queste persone tendono a fermarsi e a frequentare le attività commerciali del paese. E la trasmissione dell'infezione non può che aumentare». La multa inflitta dai vigili, documento d'identità alla mano, sono salate: 400 euro. «Il Comune non vuole far soldi e nemmeno mettere zizzania tra la gente, ma per scoraggiarla ad andare in giro senza una vera necessità» conclude Rocchi.

Due supermercati e due discount infine per i 24mila abitanti di Cesano Boscone.

Così, quando tra il 30 e il 31 marzo c'è stato un picco di contagiati il primo cittadino Simone Negri ha firmato un'ordinanza che stabilisce turni secondo le lettere dell'alfabeto più rappresentate dall'anagrafe, con affluenza libera dopo le 19 e la domenica.

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