Per impietosire la ragazza, era arrivato al punto di fingersi malato terminale a cui lei dunque avrebbe potuto lenire gli ultimi giorni di vita. Scoperto che invece scoppiava di salute, ha iniziato a mandarle foto della braccia rigate di sangue, per i suoi tentativi di togliersi la vita. Anche questo poi risulterà un meschino trucco. Quindi ha preso a martellare lei e la madre con sms e infine dannegiare la loro auto. A questo punto le vittime si sono rivolte ai carabinieri che hanno arrestato il focoso spasimante.
Una vicenda che si consuma all'interno di persone arrivate in Italia dall'est Europa: la ragazza, studentessa di 17 anni, e la madre, impiegata in una casa di riposo di 37 anni, vengono dalla Moldavia, dalla Russia invece il giovanissimo stalker, 21 anni, di fatto nullafacente, ora cittadino italiano dopo essere stato adottato da una coppia milanese. La storia inizia nel più banale dei modi: i due, che potremmo chiamare Maria e Ivan, si conoscono qualche settimana fa, il giovanotto si invaghisce della ragazza che però non vuole saperne delle sue attenzioni. Invece di mollare la presa, Ivan escogita uno squallido stratagemma per impietosirla: «Sono gravamente ammalto, mi resta poco da vivere, cerca di starmi vicina in questi miei ultimi giorni».
Maria, animo nobile, tentenna, sta quasi per cascarci, quando attraverso comuni amici su Faceboook scopre che Ivan sta benssimo. E si arrabia. Allora lui tenta il suicidio e mette in rete le foto dei suoi polsi sanguinanti, anche se al momento dell'arresto non si trovano cicatrici sulle braccia.
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