Finisce l'afa ma ora arriva la burrasca di Ferragosto

«Il giorno fu pieno di lampi; ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c'è un breve gre gre di ranelle». Incalzanti e calzanti le rime di Giovanni Pascoli per il tempo di Ferragosto a Milano. Tuoni e fulmini nel cielo del 15 si scateneranno senza pudore e con una certa ragione, perché per cacciare l'afa che ci attanaglia da un mese ci vuole una spettacolare virulenza, un tempo attribuita all'ira di Giove pluvio.

Oggi, 13, chiude definitivamente il periodo bollente che ha fatto aumentare del 30% a Milano i decessi dovuti al caldo, perché con domani la perturbazione fredda inizierà ad accendere il cielo in prima serata, giusto per non farci perdere l'abitudine delle piogge scroscianti a cui ci aveva avvezzi il 2014 con tanto di Seveso e Lambro sempre al di sopra degli argini. E l'acqua correrà ancora per le strade nel caso ci fossimo dimenticati di non essere in Africa.

Ma l'estate è finita? «Ora non esageriamo. E' finita questa estate di 40 gradi il giorno e quasi 30 la notte. La prima settimana dopo Feraggosto sarà costituita da giornate estive normali con temperature intorno ai 30 gradi e qualche rovescio» spiega Davide Izzo della Epson.

Come scrisse Giovanni Pascoli, le zanzare andranno cordialmente in pancia alle rane del Parco Sud, e la sera di Ferragosto il cielo sarà stellato, più che nel giorno di San Lorenzo, perché domenica 16 agosto il tempo è limpido, tranquillo, primo giorno di una serie che ci toglierà da un solleone da impazzire per ricondurci ai miti consigli del clima padano.

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