Finisce in manette il bandito delle rapine in villa

Finisce in manette il bandito delle rapine in villa

Hanno tenuto in ostaggio per diversi minuti un uomo d’affari e la sua compagna nella loro villetta di Meda, picchiando a più riprese l’uomo. Le urla della coppia hanno però allertato un vicino che ha chiamato i carabinieri. Visti i militari, i tre banditi hanno tentato la fuga, facendo partire una caccia all’uomo, prima sui tetti delle abitazioni circostanti e poi lungo le sponde del torrente Torè. L’inseguimento si è concluso un paio di ore dopo con l’arresto di Giuseppe Licata, pregiudicato di 41 anni.
Licata insieme a due complici nella notte tra Pasqua e Pasquetta, si sono appostati all’esterno della villa di via Sondrio a Meda, in attesa del rientro del proprietario, un immobiliarista di 58 anni che lavora a Milano, e della sua compagna, una parrucchiera di 30 anni. Al loro arrivo, l’unico dei tre armato di pistola ha minacciato il 58enne e lo ha colpito al volto a mani nude. La banda si è poi introdotta nella villa e ha tenuto in ostaggio la coppia per circa un quarto d’ora. Il tempo sufficiente per impossessarsi di tre banconote da 500 euro, un Ipad, gioielli e orologi, per un totale di diverse migliaia di euro. Le urla delle due vittime hanno allarmato un vicino che ha chiamato i carabinieri.
I militari, già in servizio nei paraggi, sono arrivati in via Sondrio in un paio di minuti e hanno circondato la villa. Accortisi dei militari, i rapinatori hanno abbandonato i gioielli e sono scappati scavalcando alcune recinzioni. Braccato da un carabiniere, il malvivente armato ha puntato la pistola contro il militare, che ha esploso un colpo in aria per costringerlo ad arrendersi. Poi la banda si è infilata in un’altra abitazione e, passando per la scala interna, ha raggiunto il tetto. Inseguiti dai carabinieri, i tre sono passati da un tetto all’altro, fino all’ultimo balzo, di circa due metri e mezzo, su una struttura in plexiglass andata distrutta. Si sono poi gettati nelle acque del torrente e hanno proseguito la fuga lungo l’argine.
Giuseppe Licata, è stato bloccato mentre provava a nascondersi in un capannone di via Como.

Con sé aveva ancora una delle tre banconote da 500 euro. I due complici, tra i quali l’uomo armato, sono riusciti a dileguarsi. L’immobiliarista ha riportato una contusione allo zigomo sinistro che guarirà in pochi giorni.

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