Finto adolescente adesca minori online: preso

La Mobile arresta un informatico di 36 anni che in chat ne dichiarava 14

Adescava ragazzine adolescenti tra i 14 e i 16 anni su internet. Per questo motivo un informatico di 36 anni,. single e che viveva da solo , D. R., originario del Pavese ma residente in provincia di Monza è stato arrestato dagli investigatori della quarta sezione della squadra mobile di Milano, un gruppo di poliziotti diretti da Rita Fabretti che si occupano di reati sessuali su minori. L'accusa per l'uomo è di adescamento di minori, detenzione e produzione di materiale pedopornografico, violenza privata e sostituzione di persona. Era dal 2014 che, spacciandosi per 14enne, sui social, utilizzando profili falsi, convinceva le adolescenti a inviargli fotografie erotiche.

Il 36enne informatico è single, vive da solo e lavora per una società. Alle spalle ha solo un piccolo precedente per rissa. Sono sei i casi accertati, ma nell'ordinanza ma nell'ordinanza - a firma del gip Alessandra Simion , su richiesta del pm Christian Barilli - si ipotizza che gli episodi siano almeno una ventina.

Il suo modus operandi era sempre lo stesso: carpiva la fiducia delle minori, le lodava e elogiava, stuzzicandone la curiosità; quando il loro rapporto diventava via via più intimo chiedeva che gli fossero inviate foto e video erotici su Skype e WhatsApp. Nel caso in cui le adolescenti, dopo qualche scatto osé si tiravano indietro, venivano minacciate di ritorsioni.

A due giovani aveva svelato la sua vera età incontrandole nel suo appartamento; con una delle due, di 14 anni, aveva anche avuto rapporti sessuali riprendendo le scene con una telecamera nascosta in un armadio.

È stata proprio la «rottura» con una ragazzina di 14 anni a far venire a galla il caso. La giovane, come le tante coetanee adescate, gli aveva inoltrato in chat delle immagini erotiche. Tuttavia, quando lui le aveva detto che le foto in cui era ritratta nuda erano state diffuse in Rete, la giovane aveva deciso di non rivederlo.

Spaventata che qualcuno potesse vedere quelle immagini, la 14enne a quel punto ha raccontato ai genitori di aver ricevuto delle minacce da una persona conosciuta online. Padre e madre si sono allora rivolti alla polizia e l'indagine ha avuto inizio, conclusasi con l'arresto.

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