È arrivata la sospirata firma davanti al notaio: Expo 2015 entra in possesso dei terreni dove saranno costruiti i padiglioni. E ad agosto partiranno i lavori della piastra (cioè l'urbanizzazione di base del sito), proprio quelli su cui Roberto Formigoni aveva lanciato l'allarme sicurezza per una gara troppo al ribasso.
Formigoni aveva invitato la società Expo 2015 ad attivare «verifiche» e «controlli». E ora nuove garanzie sono arrivate con un incontro tra l'ad di Expo, Giuseppe Sala, e i vertici della società Mantovani, capogruppo del raggruppamento di imprese che si è aggiudicato i lavori della piastra. Dalla società sono arrivate rassicurazioni che hanno soddisfatto Formigoni: la disponibilità ad aprire un tavolo con Expo e i sindacati del cantiere sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, la rinuncia a ridurre della metà le garanzie legandole al raggiungimento di alcuni obiettivi e la limitazione dei subappalti alle funzioni specialistiche.
«Il risultato dell'incontro odierno - osserva Formigoni - dimostra che le preoccupazioni che avevo manifestato sul risultato della gara non rappresentavano né sospetti infondati, né la volontà di delegittimare l'operato della Società». E ancora: «Sono certo che la Società Expo 2015, con il supporto di Infrastrutture Lombarde, applicherà rigorosamente tutti i controlli previsti dalle leggi e dai protocolli».
Cresce intanto l'ottimismo nei confronti di Expo 2015. Secondo un'analisi della Camera di Commercio - condotta con Voices from the Blogs su oltre 4.100 opinioni apparse su Twitter e blog - oltre il 70% dei messaggi che trattano dell'evento manifesta fiducia nel suo successo.
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