Appelli, richieste di colloqui e atti concreti per gli inquilini delle case popolari. Da una parte, via Salomone dove Attilio Fontana, candidato per il centrodestra, ha incontrato il comitato che cerca di rivitalizzare il complesso edilizio dell'Aler. Dall'altra, via Quarti, dove il presidente del Municipio 7 Marco Bestetti combatte per un'anziana e il suo diritto a non aver paura: anche lei come nonna Rosa, il caso è stato sollevato dal Giornale, si è trovata l'appartamento occupato mentre era ricoverata.
La storia si ripete a Baggio con un'altra nonnina, questa volta novantenne. Bestetti ha chiesto «un incontro con il Prefetto perché si è superato qualunque limite di decenza e tolleranza». La riunione dovrebbe scuotere la Prefettura dal torpore perché dopo il cambio al vertice «non c'è stato il cambio di passo rispetto all'inerzia del passato» ha chiarito l'esponente di Forza Italia. Ci sono pochi casi come via Quarti secondo Bestetti «perché qui la metà degli appartamenti sono occupati abusivamente». Il racket è gestito da rom e italiani, come succede in via Civitali, altro pezzo del settimo municipio milanese in cui gli abusivi sono ormai così organizzati da fermare le ristrutturazioni: sebbene la ditta fosse già pronta a eseguire i lavori, ha avviato la procedura per riscuotere le penali da Aler perché impossibilitata a ottemperare al contratto. Questa volta dunque non è nemmeno una questione di soldi. Quelli erano già disponibili. Però non si possono usare, anzi finiranno nelle tasche della ditta come risarcimento.
In via Civitali sembrano aver vinto gli abusivi, soprattutto quelli che non lo sono per necessità ma che puntano a lucrare sui deboli. In via Salomone invece pare che le istituzioni abbiamo preso sul serio la questione: oltre ad aver sgomberato e messo in sicurezza l'appartamento di Rosa, anche Attilio Fontana ha deciso di iniziare da qui la settimana di incontri elettorali. Il candidato governatore del centrodestra ha incontrato il comitato animato da Oscar Strano che cerca di combattere racket e degrado del quartiere, ricordando che proprio le persone oneste hanno il compito di compiere la «rivitalizzazione sociale per ricostruire quel senso di comunità che si è perso. Combattiamo insieme ha aggiunto Fontana per far sì che chi deve far rispettare la legalità faccia il suo lavoro perché non si può accettare che ci siano delle zone fuori dal controllo dello Stato e delle istituzioni».
Insieme a Fontana sono intervenuti anche Oscar Strano, il presidente di Municipio 4 Paolo Guido Bassi, il consigliere comunale Silvia Sardone, l'assessore regionale allo Sport Antonio Rossi e il suo collega Fabrizio Sala che ha ricordato gli investimenti regionali per poco meno di 7 milioni di euro sul complesso edilizio. Proprio Sala ha precisato che Aler «sta studiando il progetto di recinzione della zona».
Gli inquilini della Trecca hanno infatti più volte chiesto una chiusura della zona per limitare gli sversamenti di rifiuti: oltre agli organizzatori del racket delle occupazioni, uno dei fattori degradanti per le Case Bianche è da anni il fenomeno di ignoti che scaricano spazzatura di ogni genere intorno all'immobile da 477 appartamenti. Se Bestetti e Fontana saranno ascoltati lo diranno i prossimi mesi, intanto le signore anziane delle case popolari terranno il fiato sospeso.
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