Foresteria di lusso a Villa Reale, Monza frena

C’è l’Expo 2015 nel futuro della Villa Reale di Monza. Nel presente il via a un flusso di finanziamenti pubblici indispensabili per il restauro e il rilancio internazionale dell’edificio del Piermarini. Il progetto prevede anche la costruzione di una foresteria, un albergo di lusso per ospitare le delegazioni in arrivo da altri Paesi. L’assessore regionale alla Cultura, Massimo Zanello, che oggi sarà a Roma per firmare l’accordo sull’ente di gestione della villa, spiega: «È l’occasione decisiva per completare il restauro e portare a termine il progetto dell’architetto Carbonara, grazie a finanziamenti pubblici e all’apertura a quelli privati».
L’intervento previsto dall’intesa sull’ente di gestione vale cento milioni di euro. Dallo Stato ne arriverà circa la metà. Il resto è affidato agli stanziamenti degli enti locali e all’intervento dei privati interessati. Il Comune di Monza, però, è preoccupato che troppa attenzione ai suoi gioielli di famiglia possa estrometterlo dalla gestione e frena, rischiando di far saltare l’accordo pronto a essere firmato già oggi, nella sede del ministero dei Beni culturali, da governo, Regione, Comune di Milano e, appunto, di Monza.
All’operazione partecipa il Comune di Milano, che rimane proprietario di metà del parco e fa parte dell’accordo di programma. Gianni Verga, assessore al Demanio, sarà oggi al ministero dei Beni culturali: «La questione ci riguarda e ci interessa in prospettiva dell’Expo. Nelle linee strategiche dell’accordo è previsto che la Villa abbia funzioni di alta rappresentanza istituzionale, con particolare riferimento agli eventi legati all’Expo».
Anche se da anni ha ceduto la proprietà della Villa, il Comune di Milano mantiene la proprietà di metà del parco, ma l’assessore a Parchi e Villa Reale, Pierfranco Maffè, non vuole sentir parlare di accordi sull’area verde della Villa. La bozza di intesa per dare il via al consorzio (e far arrivare così il primo milione di euro dei cento necessari ai lavori) è stata rispedita al ministero dall’assessore monzese. «Prima è necessario completare il recupero, come è avvenuto per Venaria Reale. Dopo il recupero, si può immaginare l’ente di gestione.

Inoltre l’intervento deve essere strettamente legato alla Villa e ai Giardini e non al Parco» si cautela Maffè. E sostiene che certe decisioni non possono essere prese dal sindaco: «Lo statuto del consorzio è competenza dei consigli comunali. La Villa Reale è un polo insostituibile per la città e va gestita dal Comune».

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