«Sono io loffeso e insultato. Forse pirla è offensivo?» ha chiesto allaula con aria da michelaccio Roberto Formigoni, dopo essersi rivolto così al capogruppo dellIdv. Stefano Zamponi aveva parlato di lui come un politico «che non ha mai lavorato» e che è stato rinviato a giudizio con laccusa di aver diffamato i radicali. Ebbene, la valutazione di quel «pirla» ha spaccato lopposizione. Oppure, da un altro punto di vista, ha visto rinascere per un certo lasso di tempo lantica maggioranza di Pdl, Lega e Udc. Miraggi dovuti allalta temperatura del dibattito al Pirellone, se è vero che il capogruppo dellUdc, Gianmarco Quadrini, ha assicurato che «non si tratta di aggiungere un posto a tavola» e cioè di allargare la maggioranza al partito di Casini.
Ma il colpo docchio tradisce una realtà concreta. Lopposizione al Pirellone si è divisa in due. Da un lato Italia dei valori, Sel e Pd, i cui consiglieri sono usciti dallaula gridando «Vergogna» a Roberto Formigoni per aver usato (e poi ripetuto) la parola pirla. Laltra opposizione, più costruttiva, in cerca di soluzioni più che di propaganda, è quella dellUdc.
I consiglieri centristi non si sono uniti alla performance della sinistra, che alla fine della seduta hanno attaccato duramente Formigoni. «Dopo lennesima volgarità, vogliamo un altro presidente» il commento via nota di Luca Gaffuri, capogruppo del Pd. Intanto lidv Zamponi chiedeva un giurì donore per essere stato definito «pirla» e «bugiardo». Toni da campagna elettorale aperta.
«Siamo diversi da Zamponi che fa demogagia. Noi affrontiamo i problemi in modo serio» spiega Enrico Marcora. Il capogruppo Quadrini, nel suo intervento in aula, è tornato a chiedere un governo regionale alla Monti guidato da Roberto Formigoni: «Chiediamo a Formigoni un segnale forte. Tutte le forze politiche hanno persone di indubbia professionalità che potrebbero mettersi a disposizione. Un ciclo politico è ormai al termine. Formigoni apra una nuova fase di salute pubblica, di salvaguardia istituzionale, che affronti la crisi politica. Le elezioni anticipate aggraverebbero la crisi».
Maurizio Martina, segretario regionale del Pd, nel suo intervento cita la proposta dellUdc, anche se spiega di non sostenerla: «Qualcuno legittimamente vi ha chiesto di muovere le cose dal punto di vista politico. Non avete risposto nemmeno a quello». Il consigliere del Pd, Giuseppe Civati, è scettico: «Non credo in unautoriforma e non vedo come si possa smontare la maggioranza che oggi (ieri per chi legge, ndr) ha ribadito la sua, sia pur malsana, compattezza. Credo che si logoreranno ma arriveranno fino alle politiche».
Lassessore alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, manifesta la sua contrarietà allipotesi di un governo tecnico: «Se Formigoni prendesse questa strada, sarebbe una scelta debole della politica. In questa situazione è in gioco la capacità della politica di mantenere il suo ruolo e di non permettere che la mediazione con gli elettori sia affidata ad altre categorie».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.