Ha scatenato un putiferio di reazioni l'articolo che «La Repubblica» ha dedicato agli ultimi giorni della Provincia, entrata nella fase transitoria che porta alla città metropolitana, gestita (senza indennità) dal presidente Guido Podestà e dalla sua giunta. Nella ricostruzione si parla di «assunzioni e consulenze» e di un «ricollocamento last minute» per il «cerchio magico del presidente». E ci si riferisce alle posizioni di alcuni politici che avrebbero trovato un «porto sicuro» nelle società provinciali, Pedemontana e Serravalle, che peraltro non navigano in buone acque. Podestà però respinge ogni accusa. E gli interessati precisano di aver partecipato a bandi pubblici. Il consigliere Paolo Gatti, Ncd, «assunto lo scorso 16 aprile 2013 con un contratto a tempo determinato che scadrà nell'aprile 2015». «Ho saputo del bando pubblicato sul sito di Pedemontana - ha spiegato - mi occupo dei rapporti con le amministrazioni locali interessate ai lavori, guadagno circa 1.500 euro netti al mese». Citato anche il contratto fino al 2016 di un'altra consigliera Ncd, Maria Maddalena Scognamiglio, che dice: «Non occupo nessun ruolo dirigenziale, ho partecipato a un bando, non c'è nessuna raccomandazione». Altro caso: Marcovalerio Bove, capogruppo Ncd in Comune. «Ho partecipato a un bando pubblico di Pedemontana - ha spiegato alla Repubblica - in un momento di grande espansione della società». «La mia è stata solo una scelta professionale». Altro caso citato quello di Silvia Sardone, presidente di Afol che «oggi compare tra le più recenti assunzioni in Serravalle». «Afol è un incarico politico a costo zero - precisa - in Serravalle invece ho partecipato a una selezione pubblica». «Ho cercato un lavoro e ho ottenuto questo posto».
Sdegnata la reazione del coordinatore cittadino di Forza Italia Giulio Gallera: «Che vergogna!». Simile il commento del coordinatore giovani di Fi Marco Bestetti, che si augura «pronte smentite». Dal coordinamento azzurro interviene Alessandro De Chirico: «Auspichiamo - dice - che la Corte dei Conti apra un fascicolo per verificare se nell'assegnazione dei posti di lavoro in Serravalle e Pedemontana sono state commesse delle irregolarità». Ironico l'ex vice capogruppo del Pd Roberto Caputo: «Prendo atto con immenso piacere che la Serravalle con le sue partecipate è una delle poche aziende italiane alla ricerca di personale e a offrire numerose assunzioni». Podestà replica seccamente: «Mi sembra che ci sia un modo improprio di colorire certe situazioni, una volontà di denigrare. Questo è un ente virtuoso e abbiamo tagliato il tagliabile, basta confrontare i rimborsi per verificarlo».
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