Giornata politica vivace nel centrodestra. I consiglieri comunali sono andati a cena ad Arcore, da Silvio Berlusconi, per chiedere al leader di Forza Italia di impegnarsi direttamente in vista della campagna elettorale per Milano 2016. Con loro la coordinatrice regionale, Mariastella Gelmini, che ha organizzato l'incontro, e il consigliere politico del Cavaliere, Giovanni Toti.
In mattinata summit politico in Regione: il confronto è tra Gelmini e il presidente della Regione, Roberto Maroni. Si discute di temi politici prioritari per palazzo Lombardia, come la riforma sanitaria e la legge sul consumo di suolo. Poi il titolo V e la ripartizione delle competenze che erano delle Province: da qui potrebbero nascere nuovi assessorati. E si parla anche di un aggiustamento degli esponenti di giunta, il cosiddetto rimpasto (anche se la parola non piace più a nessuno). Chi entra, chi esce e quando? Sembra non prima di fine anno.
«Non chiediamo nessun cambio. Ma se dovesse avvenire, puntiamo a una valorizzazione di chi ha preso i voti» spiega Gelmini dopo il faccia a faccia con Maroni. Un incontro cordiale, senza tensioni, sostengono Forza Italia. La coordinatrice ha portato al governatore una lettera firmata da tutti i consiglieri regionali. Nessun pressing, almeno formalmente, ma una raccomandazione precisa. «Se ci sarà un rimpasto, chiediamo che prima siano presi in considerazione gli eletti. Basta con gli esterni» è il senso della richiesta dei consiglieri del Pirellone.
Maroni assicura di non avere fretta e che il rimpasto è congelato finché non saranno definite le nuove competenze delle Province. L'Osservatorio regionale sulle nuove Province sarà istituito entro il 14 ottobre per arrivare a una decisione entro fine anno. «Allora avremo un quadro più chiaro di quello che la Regione sarà chiamata a fare e potremo ragionare sugli assetti di Giunta» dice Maroni. Il presidente della Regione deve fare i conti con le pressioni che arrivano dal suo partito. Si parla di un ingresso di Angelo Ciocca, vicino a Matteo Salvini, e dell'assessorato alla Casa per la Lega. A rischio sarebbe così Paola Bulbarelli, ma in Forza Italia rimangono resistenze sull'idea di lasciare ulteriori spazi al Carroccio, anche perché sono arrivati risultati concreti nell'ambito delle case popolari. Si parla di una sostituzione interna a Forza Italia, con Fabio Altitonante. Gli altri assessori esterni sono Valentina Aprea e Maurizio Del Tenno.
E veniamo alla missione ad Arcore dei consiglieri azzurri. «Stiamo andando tutti insieme a Villa San Martino per chiedere a Berlusconi un interessamento diretto per le elezioni del 2016.
Senza di lui non vediamo un percorso» dice il capogruppo, Pietro Tatarella, subito prima di salire in macchina con altri cinque consiglieri.In sei tutti insieme su una Zafira: i cinque che hanno votato Tatarella come nuovo capogruppo e il nuovo ingresso Marco Bove. È anche una specie di primo esordio dopo il cambio del capogruppo a Palazzo Marino.
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