Da Forza Italia al Pd la scelta dei "frontman" sta scaldando i partiti

Per gli azzurri rotazione dei capigruppo. Buscemi (Pd) vuole la presidenza dell'aula

Da Forza Italia al Pd  la scelta dei "frontman" sta scaldando i partiti

La riunione per eleggere il capogruppo di Forza Italia in Comune si è chiusa ieri con una fumata nera. Il più votato, Gianluca Comazzi, guida già il gruppo in Regione ed è fuori dai giochi. Il secondo in ordine di preferenze è Marco Bestetti, coordinatore nazionale dei giovani ed ex presidente del Municipio 7, il terzo Alessandro De Chirico, consigliere in carica nell'ultimo mandato. Il derby è tra i due. Al tavolo con la commissaria cittadina Cristina Rossello è spuntata la proposta, caldeggiata da Comazzi, di una rotazione di due anni e mezzo a testa a partire da De Chirico, che ha già esperienza con la macchina comunale. La Lega ha scelto giorni fa come capogruppo Alessandro Verri, 26 anni, coordinatore lombardo dei movimento giovanile. Un segnale di svolta dopo la batosta alle amministrative che Bestetti caldeggia anche nel suo partito. Sulla stessa linea il sottosegretario regionale Alan Rizzi che su Facebook ha promosso la scelta di Salvini: «É tempo di credere nei giovani, spero che anche Fi e Fdi vadano in questa direzione». La proposta della rotazione, che sembra replicare quella del «tridente» dei capilista per tenere gli equilibri interni, non è vista di buon occhio da Bestetti: se il partito difenderà lo schema, ha chiesto al tavolo di partire per primo e valorizzare il pacchetto di voti in più con tre anni da capogruppo. La partita si dovrebbe sbloccare nelle prossime ore, il primo consiglio è fissato per giovedì. Ma non l'unico partito a non avere ancora trovato la quadra.

La Lega ha eletto Verri all'unanimità, la civica di Sala l'ex assessore Gabriele Rabaiotti. Va incontro a una riunione più agitata con gli eletti oggi la segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani. Anche qui le quotazioni continuano a cambiare ma al momento Elena Buscemi, in quota Pollastrini, sembra in pole position per la poltrona della presidenza del Consiglio rispetto all'ex capogruppo Filippo Barberis, che ha raccolto meno preferenze. Se fosse confermato, Barberis potrebbe tornare al vecchio ruolo, altrimenti si fa largo l'ipotesi di Bruno Ceccarelli. Ha preso più voti Diana De Marchi ma non è interessata al ruolo, punta piuttosto sulla delega alle Pari opportunità in Comune o a deleghe in Città Metropolitana. Il posto da vice di Sala nell'ex provincia potrebbe andare a Beatrice Uguccioni.

«Maretta» sul capogruppo anche in Fratelli d'Italia, dove potrebbe spuntare la riconferma Andrea Mascaretti

(sponsorizzato da Santanchè e La Russa) rispetto al più votato Riccardo Truppo (sostenuto dal deputato Osnato). La scelta è stata rinviata al tavolo nazionale che si riunirà poche ore prima che suoni la campanella in aula.

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