Freddo, emergenza clochard. Niguarda offre 30 posti letto

Appello del Comune agli ospedali: «Ospitate senzatetto» In un mese 5400 le richieste per il reddito di inclusione

Freddo, emergenza clochard. Niguarda offre 30 posti letto

Senza tetto al Niguarda. L'ospedale metropolitano si candida a essere capofila nel nuovo modello di accoglienza per i clochard nel periodo più freddo dell'anno, mettendo a disposizione trenta posti per la notte. L'invito del Comune è che «anche altri ospedali seguano l'esempio». Attualmente ammontano a 7327 i posti per l'accoglienza in città, di cui 2644 specificamente dedicati per i senza fissa dimora, grazie anche a un investimento complessivo che passa dai 18 milioni di euro del 2011 ai 37 del 2017.

La rete dell'accoglienza ha il suo perno nel Centro Aiuto Stazione Centrale (CASC), centro di smistamento delle richieste. Volendo fare due conti: 2.651 posti per l'accoglienza sono messi a disposizione dai Centri di accoglienza straordinaria convenzionati con la Prefettura, 920 dalle strutture convenzionate col Comune e finanziate dalla Prefettura, 422 i posti del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar), 690 quelli destinati ai minori stranieri non accompagnati (di cui 609 in comunità educative, 30 in affido familiare, 51 nei Cas comunali) e 2.644 i posti delle strutture per senza dimora convenzionate.

A questi vanno aggiunti i nove centri diurni, i presidi di salute pubblica che grazie ai Medici Volontari Italiani garantiscono uno screening sanitario a tutti gli ospiti delle strutture, e le unità mobili (tra i quali City Angels e Fondazione Progetto Arca Hub Mobile) che operano sul territorio.

La situazione della povertà e del disagio in città, però, viene fotografata anche dal reddito di inclusione, per il quale in poco più di un mese sono state presentate 5400 domande, «un dato straordinario - osserva l'assessore al Welfare del Comune Pierfrancesco Majorino - considerando che ne erano attese al massimo 5000». Aventi diritto: le famiglie con un indice ISEE inferiore a 6000 euro. «È significativa la presenza di molti nuclei familiari che fino ad ora non si erano mai rivolti ai nostri servizi» ha sottolineato Majorino. Il reddito di inclusione previsto dal Comune prevede un minimo di 187 euro al mese (in una card fornita dal Comune) per i nuclei da una persona, ad un massimo di 485 euro per quelli da 5 persone.

Ieri è stato anche presentato il pacco dono per tutti i nati nel 2018: un kit completo con prodotti per il benessere dei bambini, cui si affianca da

quest'anno il pacco sulla prevenzione e l'igiene orale. Ogni anno a Milano nascono circa 11mila bambini: le famiglie riceveranno una lettera con le istruzioni per ritirare gratuitamente in una delle 84 Lloyds Farmacie i due kit.

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