Cronaca locale

Fughe, liti, strane alleanze. Così Ncd rischia di sparire

Il coordinatore brianzolo si sospende e il capogruppo milanese sbatte la porta Intanto a Varese il partito va col Pd e al Pirellone fa arrabbiare anche Cattaneo

Fughe, liti, strane alleanze. Così Ncd rischia di sparire

Cambi di casacca, dimissioni, liti. E sondaggi in costante discesa. La Lombardia nei progetti dei transfughi berlusconiani avrebbe dovuto essere il fecondo granaio del Nuovo centrodestra e guidare (grazie alla potente macchina organizzativa e soprattutto elettorale ciellina) la scalata al centrodestra. E, invece, si sta trasformando nella Caporetto degli alfaniani visto che non c'è settimana e ultimamente anche giorno che il partito non perda un pezzo. E ora a Milano, tradizionalmente patria dell'elettorato moderato, con l'addio del capogruppo in Comune Marcovalerio Bove ritornato all'ovile di in Forza Italia, Ncd non ha più nemmeno il gruppo in aula. Senza dimenticare il disorientamento dopo la sterzata a sinistra che alle elezioni per la Provincia di Varese ha portato a scegliere un'alleanza con il Pd contro Lega e Fi insieme alle quali intanto l'Ncd continua a governare la Regione. Con tanto di assessore e presidente del consiglio, quel Raffaele Cattaneo che da varesino ha guidato l'operazione che da molti anche dentro Ncd è letta come l'ultima conferma che un colonnello lombardo come il ministro Maurizio Lupi (ciellino come Cattaneo) guardi ormai con occhi più dolci il premier attuale Matteo Renzi che l'ex Silvio Berlusconi .

Una saga la cui ultima puntata è andata in scena ieri sera quando davanti ai tesserati di Monza e Brianza il responsabile provinciale Stefano Carugo ha dato lettura delle dimissioni già consegnata al coordinatore regionale Alessandro Colucci . «Ci eravamo presi l'impegno con gli elettori di fare i congressi - spiega Carugo - Di essere il nuovo e di far scegliere alla base i nostri rappresentanti. Non lo abbiamo fatto e qui ci sono le mie dimissioni». Per ora solo dal coordinamento, ma certo lo scarto di Bove a Palazzo Marino è una strada in cui sono in tanti a pensare. Anche perché essendo Bove uomo molto vicino a Guido Podestà , ora si pone il problema di cosa abbia intenzione di fare il presidente della quasi ex Provincia. «A Roma siamo fermi - si lamenta un big lombardo - Lì hanno i ministeri, ma qui a Milano non si capisce mai cosa stiano facendo, dove Alfano intenda portarci». E non è un mistero che proprio in Lombardia, l'unica Regione a non pagare la fecondazione eterologa, certe posizioni troppo «liberal» del ministro della Salute Beatrice Lorenzin siano state prese con parecchio fastidio.

Così come con grande fastidio è stata presa da Cattaneo l'uscita dall'aula del gruppo guidato dall'ex sindaco di Magenta Luca Del Gobbo al momento di votare il taglio dei vitalizi agli ex consiglieri. Una sua creatura di cui in questo modo un po' tutti si sono potuti intestare la paternità, escludendo proprio l'Ncd. Lo stesso Cattaneo che a Varese ha abilmente tessuto l'alleanza con il Pd del segretario regionale Alessandro Alfieri (varesino pure lui) per appoggiare alle elezioni provinciali del 12 ottobre il sindaco di Cantello Gunnar Vincenzi contro quello di Gavirate Silvana Alberio spinta dalla coordinatrice di Fi Lara Comi , Nino Caianiello e Luca Marsico . Quella Comi pronta a far la guerra a un Lupi che con il decreto che favorisce Linate rischia di seppellire definitivamente Malpensa. E l'indotto di tutto il Varesotto. «Io a Monza - ricorda Carugo - ho immediatamente fatto l'alleanza con il coordinatore di Fi Fabrizio Sala ». Perché «ci chiamiamo Nuovo centrodestra e quindi il nostro posto non è certo a sinistra». Un bivio di fronte al quale l'Ncd ora rischia di impallarsi.

E scendere a percentuali da prefisso telefonico.

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