FuoriExpo e Biennale di Venezia «Grandi firme» disegnano il 2015

FuoriExpo e Biennale di Venezia «Grandi firme» disegnano il 2015

Un FuoriExpo sul modello vincente del Fuorisalone del Mobile, ma anche un link con la Biennale d’Arte di Venezia e quella di Architettura per arrivare a creare un Padiglione Italia Expo Milano 2015 all’edizione del 2014. E poi iniziative in tutta la Lombardia dedicate a Leonardo, un cartellone di spettacoli coordinato con diversi enti lirici, appuntamenti che leghino sport, musica e alimentazione. Sono alcuni dei progetti discussi ieri dal comitato «Le firme di Expo» convocato a Palazzo Pirelli dal commissario generale Roberto Formigoni. «Un team di personalità tutte di grande autorevolezza - ha spiegato lo stesso Formigoni al termine dell’incontro - Facilitatori e aggregatori con il compito di chiamare a raccolta il meglio del Paese e suscitare un moto di coinvolgimento sull’Expo». A farne parte Gilda Bojardi per il design, Franco Branciaroli per il teatro, Manuela Di Centa per lo sport, Sergio Escobar per il teatro, Stéphane Lissner per la lirica, Paolo Massobrio e Davide Paolini per l’enogastronomia, Pietro Petraroia per le grandi mostre, Davide Rondoni per la poesia e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo per l’arte moderna. Alla prima riunione era presente anche l’ad di Expo, Giuseppe Sala, ma l’impegno è ad accrescere la squadra con altri nomi di prestigio. Entro la fine del 2012, ha chiesto Formigoni, la cornice generale, già definendo «i progetti più complessi». Compito del comitato «grandi firme», costruire un palinsesto in grado di coinvolgere i milioni di potenziali visitatori da tutto il mondo con dibattiti, convegni, manifestazioni culturali, enogastronomiche e sportive. Coinvolgendo creativi, artisti e istituzioni come teatri, musei, orchestre e federazioni sportive. «Pensiamo a migliaia di eventi per 184 giorni - spiega Formigoni - e vogliamo coinvolgere grandi personalità che possano sfruttare le loro relazioni e competenze».
Parlano di «grande onore» la campionessa olimpica Di Centa e l’esperta di design Bojardi, pronta a lavorare anche Sandretto Re Rebaudengo «per dare spazio all’arte contemporanea e ai giovani» nell’anno della concomitanza di Expo e della Biennale di Venezia. «Siamo pronti a mettere le didascalie a un mito qual è il cibo italiano», promette Massobrio, giornalista enogastronomico. Anche la Scala e il Piccolo teatro sono pronti a studiare un palinsesto d’eccellenza per il 2015 nel segno, ha precisato Escobar, «di quei rapporti internazionali profondissimi che Milano ha saputo creare nel tempo». Anche i musei si preparano con un circuito d’iniziative ha spiegato lo storico dell’arte Petraroia. Attenzione particolare, chiede Sala, per i visitatori cinesi. Non solo in virtù della crescita economica del loro Paese, ma perché «sono freschi del successo e dell’entusiasmo per l’Expo di Shanghai».
Detto del collegamento alle biennali Arte e Architettura di Venezia, già in progettazione il FuoriExpo che metterà in mostra le eccellenze del territorio con interazioni tra alimentazione e design. Grande spazio ad arte, teatro e a un cartellone coordinato tra la Scala e gli altri teatri.

E l’enogastronomia, perché «l’Expo deve essere un inno di gioia a vivere e godersi l’Italia intera».
Inevitabile pensare alla cassa. «Il governo - sottolinea Formigoni - ci ha detto che per il 2012 saremo esentati dal rispetto del patto di stabilità. Però noi vogliamo un documento che lo assicuri».

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