Agili come donnole, capaci (e disposti) ad arrampicarsi fino ai piani più alti risalendo i pluviali delle facciate dei palazzi, per poi forzare qualsiasi tipo di serratura e affrontare ogni imprevisto. Non proprio ladri comuni i tre nomadi catturati alle prime luci dell'alba venerdì nel fin troppo noto accampamento di via Monte Bisbino, a Baranzate di Bollate, dagli investigatori della seconda sezione della squadra mobile guidati da Vittorio La Torre e dal dirigente Marco Calì, con l'aiuto dei colleghi del Reparto prevenzione crimine e di quelli del commissariato Quarto Oggiaro. Potrebbero infatti essere questi due giovanissimi serbi e il loro complice romeno gli autori di alcuni degli ultimi furti eccellenti nel cuore della città. La banda è sospettata di aver «alleggerito» l'appartamento in zona Duomo di due ex importanti manager in pensione, ma anche di aver arraffato lingotti d'oro e denaro a casa del figlio di un notissimo commercialista. Le «vittime vip» del trio di origine nomade, però, per la polizia non finirebbero qui. Non hanno ancora un nome, infatti, gli autori del colpo avvenuto prima di Natale a casa della top model Vittoria Ceretti, nella prestigiosa via Morigi, quindi di quello a Brera in casa dell'influencer Taylor Mega, così come non sono stati trovati i responsabili del furto nello splendido appartamento di proprietà di un facoltoso imprenditore che risiede nello stesso palazzo dove abita l'ex ministro Annamaria Cancellieri, vicino a corso Monforte.
Secondo la polizia la banda è invece sicuramente responsabile del sequestro della madre 81enne di un commerciante di diamanti finito nel loro mirino. L'anziana - trovata inaspettatamente dai ladri nell'abitazione del professionista in zona San Babila - venne chiusa in bagno, quindi costretta ad aprire la cassaforte. Dopo che il forziere fu «ripulito» di gioielli e importanti orologi per un valore che sfiora i 600mila euro, la donna fu nuovamente segregata in bagno prima della fuga.
Ma chi sono questi malviventi-arrampicatori traditi dai loro profili Facebook? Dove, dopo aver derubato ricche magioni festeggiavano, pubblicavano le immagini dei loro festeggiamenti a bordo di limousine o nei night a scolarsi champagne con ballerine molto poco vestite? Il capo è un vero «uomo ragno», all'anagrafe Mile D., 29 anni, di origine serba. Il giovane si avvaleva della collaborazione di un connazionale smilzo quanto lui e di appena 17 anni, quindi di un «palo» che aveva anche una certa esperienza in sopralluoghi, il romeno 20enne Marian Catalin B.
Al campo nomadi la polizia è arrivata dopo aver monitorato tutti gli ingressi delle auto nell'Area C in zona San Babila sabato 11 gennaio.
La vettura della banda arrivò nella zona a traffico limitato per rapinare il commerciante di diamanti intorno alle 19.30, ma i ladri entrarono in azione (come riveleranno poi le immagini delle telecamere) alle 11 del giorno successivo.
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