Cronaca locale

Galleria, assegnati due locali ma tutto bloccato dai ricorsi

Per lo spazio del Gatto Rosso triplicata la base d'asta Inquilini sperano nel Tar: «Telenovela solo all'inizio»

(...) del Salotto su cui pendono ben tre ricorsi al Tar: esclusi entrambi gli inquilini. La commissione di gara ha riferito alle 6 imprese rimaste in corsa (dopo l'esclusione di altri 4 concorrenti per mancanza di requisiti o intrecci societari con altre aziende in gara) che i punteggi attributi all'offerta tecnica sono stati per tutti 60, il massimo. Decisiva quindi la busta economica: il primo lotto, il locale da 103 mq occupato dal «Salotto», è stato aggiudicato alla società Molino 6-678, il titolare Ivan Colombo gestisce un pub nella stazione MM di Molino Dorino. Ha offerto 300mila euro di affitto all'anno, quasi il doppio della base d'asta (164.800 euro). Arriva secondo il gruppo di ristorazione «Fabbro» con 270mila euro e terzo l'inquilino, Mario Alloni, con 212.102,20. Il vincitore del secondo spazio da 201 mqi di fronte al ristorante «Savini» ha addirittura triplicato la base: partiva da 289.440 euro, la Lupita's di Roberto Tiberti, titolare di un pub messicano in provincia di Brescia e fondatore dell'outlet dolciario OdStore ne ha offerti 720mila, staccando nettamente il «Gatto rosso» - 551mila euro - e «Carola» dell'ex leghista Roberto Bernardelli, patron dell'Hotel dei Cavalieri in piazza Missori, che si è fermato a 460mila euro.

La storia è tutt'altro che finita. Per l'aggiudicazione definitiva il Comune ora dovrà eseguire gli accertamenti fiscali e giudiziari sui vincitori, ma soprattutto attendere la sentenza del Tar sul primo ricorso degli inquilini, quello presentato un anno fa per contestare l'annullamento della delibera che rinnovava i contratti votata dall'ex giunta Pisapia: la sentenza era attesa il 22 giugno ma è già stata rinviata all'11 dicembre. E Alloni e Loiacono hanno presentato a inizio 2017 altri due ricorsi a testa: uno contro la nuova delibera della giunta Sala che non ha concesso il diritto di prelazione a fronte dei capitali investiti per la ristrutturazione, e contro il bando di gara, nel mirino la formulazione dei punteggi. L'assessore al Bilancio Roberto Tasca sottolineato i 60 punti su 100 attribuiti con l'offerta tecnica. Ma bastava barrare una crocetta per garantire massima apertura nei giorni festivi (30 punti) e priorità al personale già impiegato in caso di nuove assunzioni (30 punti). «Per il mio spazio hanno offerto 3.500 al metro quadro, sarà l'affitto più caro del centro, chi spara una cifra del genere non è del mestiere - si sfoga Loiacono -. Ci sarei arrivato anch'io se a 550mila avessi aggiunto il mutuo che pago per le ristrutturazioni, non ne hanno tenuto conto». Andranno a fondo (anche) sui requisiti dei vincitori su attività di ristorazione e bar.

Mauro Tiberti, presidente di Sapori Artigianali che ha creato un network di 39 punti vendita con il brand di prodotti dolciari OdStore, non raccoglie le polemiche: «Sono figlio di ristoratori, ho iniziato a lavorare con loro. Abbiamo un progetto importante, un ristorante italiano con chef espetti che possa offrire il meglio della tradizione made in Italy. sarà un locale glamour e di design, un nuovo ristorante stellato».

Chiara Campo

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