Aveva detto «basta con la sinistra snob, quella di Giuliano Pisapia, per intenderci». A luglio Miuccia Prada annunciò che avrebbe lasciato Milano per presentare la sua nuova collezione a Parigi. «Nel pensiero di certa sinistra e di certi intellettuali - argomentava - c'è una grande diffidenza verso la ricchezza e verso quel glamour che oggi viene dal denaro». Ma come l'anno scorso, la griffe andrà di nuovo in soccorso alla giunta arancione a corto di risorse per illuminare il Natale in Galleria. Un modo (forse) per festeggiare anche il raddoppio degli spazi nel Salotto, visto che in ritardo di un anno sui tempi di marcia, McDonald's ha chiuso il suo locale storico a metà settembre e una settimana fa ha riconsegnato le chiavi del locale al sindaco. Prada, che si è aggiudicata lo spazio con gara pubblica, potrà finalmente partire con i lavori per la mega-boutique di 5mila metri quadri su otto piani, di fronte all'attuale negozio. Dunque, almeno l'abbellimento della Galleria è un problema in meno per Palazzo Marino. Che per le prossime feste è «appeso» ai privati. Ieri un sollievo anche per il mercatino di Natale in piazza Duomo: il Comune aveva indetto una gara per organizzare una fiera dal primo dicembre al 6 gennaio, massimo 100 banchi da distribuire sul lato della Rinascente e alle spalle della cattedrale. Base d'asta (con un impegno triennale): 400mila euro in dono alla Veneranda Fabbrica del Duomo e 180mila per la tassa di occupazione pubblica da versare al Comune. Quasi 1,8 milioni da qui al 2014. Nonostante i tempi di crisi, si sono fatti avanti in tre: «Eva» srl di Roma, la società «Buongiorno Italia» con sede a Trezzano e l'associazione culturale «Mercanti in piazza» di Milano, oggi il responso della commissione di gara. E questa mattina la giunta voterà il «pacchetto Natale» completo, con una nuova caccia allo sponsor. Quello per allestire almeno due patinoire (le proposte del Comune sono per piazza del Cannone, stazione Centrale o piazza Liberty, ma è aperto a valutare alternative con i privati). Il contributo del Comune sarà di 60mila euro. E vorrebbe aprire, sempre se ci sarà la mano di uno sponsor, un Villaggio degli sporti invernali al Montestella. Era andata deserta invece la ricerca di uno sponsor per il grande albero di Natale in piazza Duomo. Montaggio dell'abete e manutenzione per tutte le feste ha un costo di almeno centomila euro. Al bando non si è presentato nessuno (forse) anche perchè chi foraggia la spesa ha solo la possibilità di esporre il marchio su pannelli ai piedi dell'albero. Niente «boutique» come ai tempi dell'albero-gioielleria griffata Tiffany. Ma dopo la gara flop, nei giorni scorsi 7-8 marchi si sono fatti avanti con delle offerte, che questa mattina saranno vagliate dalla giunta. Tra i nomi, ci sarebbe ancora Prada.
Avranno pochi fondi da spartirsi infine i 13 Distretti urbani del commercio, la compartecipazione del Comune alle decorazioni natalizie delle vie (luminarie o altro) sono di 100mila euro in tutto, circa 7.600 ciascuna. Per boulevard commerciali lunghi un chilometro e mezzo come corso Buenos Aires, sono spiccioli.
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