Gelmini: «Primarie? È prematuro»

La coordinatrice in partenza per la tre giorni di scuola sul Garda: «Serve gente come Marchini»

«A Milano c'è un grande desiderio di voltare pagina» dice Mariastella Gelmini, vicecapogruppo azzurro alla Camera e coordinatore regionale di Forza Italia. Alla vigilia della tre giorni di scuola di formazione politica che parte oggi a Calvagese della Riviera, a un passo dal lago di Garda, nonostante i temi nazionali al centro del programma, non si può non parlare di elezioni per Palazzo Marino.

La sinistra si prepara al confronto sui candidati a febbraio. Nel centrodestra? «È prematuro dirlo - dice Gelmini -. Se il candidato emerge in maniera evidente, non ci sarà bisogno di fare le primarie. Se ci fosse la necessità, Berlusconi sarebbe il primo a non opporsi. Detto questo, noi non crediamo al potere taumaturgico delle primarie, ma alla necessità di candidare le persone più adatte a vincere e a svoltare. Serve gente come Marchini, persone capaci di metterci la faccia».

Se Calvagese della Riviera è il luogo in cui protagonisti dovrebbero essere i giovani, viene da segnalare che nemmeno tra gli under 35 azzurri impazza la voglia di scegliere il candidato sindaco. Spiega Marco Bestetti, tra i principali organizzatori dell'appuntamento del Garda, coordinatore cittadino dei giovani di Forza Italia: «Penso che sia l' extrema ratio , non lo strumento migliore. Meglio avere un canddato espresso da tutti i partiti di centrodestra. Se ciò non dovesse accadere, le primarie sono solo il secondo strumento utile. Ma è un'occasione di litigiosità che mi risparmierei volentieri». Oltre tutto, che lo dicano o no, tutti sono convinti o almeno sperano che alla fine il candidato sarà Paolo Del Debbio. Nonostante la star tv, da brava star, continui a sfuggire e a negarsi.

Bestetti, insieme a Stefano Benigni, coordinatore regionale giovani di Lombardia, ha gestito dal punto di vista organizzativo e logistico l'afflusso dei giovani protagonisti della convention: circa duecento. Non sono pochi in un tempo in cui la politica scatena soprattutto sentimenti di antipatia se non addirittura di rigetto.

A Palazzo Arzaga di Calvagese, sede di «Forza Futuro 2015», sottotitolo «restart», gli argomenti in discussione sono numerosi. Stasera si parla di turismo, capitolo positivo per la Lombardia ma ancora bisognoso di sviluppi ulteriori. E soprattutto del patto di stabilità per i sindaci, messi in difficoltà dai tagli del governo. L'ottica è cercare di proporre alla platea soluzioni. Come spiega in una nota Cinzia Messori, esperta di comunicazione azzurra, «saranno in campo le ricette per il Paese e per i territori, molto concrete, come è nello stile del centrodestra». A parlare, tra gli altri, Alessandro Sorte, Alessandro Fermi, Mauro Parolini, Giulio Gallera, Luca Marsico, Fabrizio Sala.

Dopo un'intervista a Pierluigi Mottinelli e Alessandro Mattinzoli sulla riforma delle province, Simone Baldelli, vicepresidente della Camera, chiuderà con uno spettacolo: «Stai sereno... mica tanto show». Messaggio chiaramente rivolto a Renzi.

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