Paola Fucilieri
Si erano allontanati da pochi giorni, dopo un rapporto sfilacciato e finito male, una convivenza diventata ormai insopportabile e durata circa 4 anni in una piccola mansarda presa in affitto in uno stabile di recente costruzione in via Cardinal Ferrari 3, alla periferia di Magnago, comune con poco più di 9mila abitanti a nord ovest di Milano. Arturo Saraceno, operaio 33enne di origine lucana, con alle spalle qualche precedente, aveva cercato di rigare diritto e dimenticare il passato insieme a Debora «Debi» Fuso, la sua ragazza, una studentessa universitaria 25enne originaria della vicina Busto Arsizio. Una giovane donna nel pieno della sua vita, spezzata ieri, intorno alle 14.30, con una quindicina di coltellate, sferrate con un coltello da cucina, dall'ex al culmine di un litigio violentissimo sul pianerottolo di casa, visibile dall'esterno del condominio perché la scala centrale della costruzione è separata dall'esterno da un lungo vetro verticale trasparente che attraversa tutta la facciata. Quindi Saraceno è sceso per le scale e, davanti all'ingresso del palazzo, ha rivolto la lama verso di sé, ferendosi più volte al torace e una anche al cuore, ma con forza decisamente inferiore rispetto a quella rabbiosa che lo animava mentre uccideva Debora. Infatti l'operaio non è morto. Ricoverato in un primo tempo in codice rosso all'ospedale di Legnano, dove è stato portato in ambulanza senza che avesse mai perso conoscenza e dove è stato subito sedato, il ragazzo potrebbe essere dimesso nelle prossime ore. Intanto ieri, proprio all'interno dell'ospedale, i carabinieri della compagnia di Legnano, davanti al pm della Procura di Busto Arsizio Maria Cardellicchio, lo hanno arrestato accusandolo di omicidio volontario.
Negli ultimi tempi la coppia di giovani conviventi discuteva piuttosto animatamente, spiegano i vicini, e che il loro rapporto fosse ormai agli sgoccioli non era certo un segreto. Tuttavia, come hanno precisato i militari dell'Arma, in caserma non era arrivata alcuna segnalazione né tanto meno una denuncia per maltrattamenti o lesioni.
Arturo se n'era andato da qualche settimana da via Cardinal Ferrari, ma poi tornava all'improvviso, nella mansarda, dalla sua ex ragazza, pare in preda a crisi di gelosia. Quando i carabinieri ieri alle 14.
30 sono giunti sul posto il ragazzo era a terra, in mezzo al sangue, di fronte alla porta principale del condominio, mentre il cadavere di Debora Fuso, morta probabilmente subito dopo la prima coltellata infertale dall'ex, giaceva lungo le scale, dove alcuni vicini avevano tentato inutilmente di prestarle soccorso: per «Debi», purtroppo, non c'era più nulla da fare.