«Al genero del leghista Galli 10mila euro per volantinare»

«Al genero del leghista Galli 10mila euro per volantinare»

Mica male, 10mila euro lordi al mese per distribuire volantini. In totale, poco meno di 200mila euro in due anni. Sono i soldi incassati da Corrado Paroli, operaio imbottigliatore di acque minerali alla Norda, al quale il suocero Stefano Galli - ex capogruppo della Lega Nord al Pirellone - aveva intestato un contratto come «valutatore dell'impatto dell'attività legislativa sul territorio di Lecco». Paroli è indagato insieme al suocero per truffa aggravata ai danni dell'ente pubblico Regione Lombardia, e ieri il gip Chiara Valori ha disposto un sequestro a fini di confisca di tre case (due di Galli e uno di Paroli), per un valore totale di 189.680 euro.
Nel decreto di sequestro il gip osserva che nessun elaborato è stato rinvenuto presso gli uffici di Galli in Regione o presso la segreteria del Pirellone o a casa dell'esponente politico. Ma era stato proprio Paroli, sentito a verbale dai pm, a spiegare di essersi proposto al suocero per volantinare.
Il contratto partito nel 2009 è finito solo il 31 gennaio scorso perché il 7 gennaio Galli, a causa della notizia relativa all'indagine della Procura sui rimborsi dei consiglieri regionali, ne aveva chiesto la rescissione in Regione. Gli accertamenti sul contratto erano nati interrogando Paroli sul banchetto del matrimonio con la figlia di Galli. L'esponente del Carroccio, infatti, aveva usato 6mila euro dei rimborsi al gruppo politico per pagare la festa al ristoratore, provvedendo a restituirli dopo l'avvio dell'inchiesta che all'inizio lo aveva visto rispondere di peculato. Ora, invece, insieme con il genero è accusato anche di truffa aggravata.
La dichiarazione di congruità del compenso risulta «di fatto del tutto disancorata da qualsiasi elemento soggettivo ed oggettivo - scrive il giudice nel provvedimento di sequestro - sia per la preparazione professionale del collaboratore sia per l'effettiva durata e qualità della prestazione». Quale? Quella, appunto, di «saltuario volantinaggio».

Il gip, inoltre, sottolinea come «la struttura amministrativa (della Regione, ndr) non effettua alcun controllo neppure sul curriculum del collaboratore o sul suo titolo di studio, trattandosi di incarico fiduciario conferito su indicazione dei gruppi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica