Genitori perbene Baby spacciatori 16enni in cella

«Genitori di origini modeste, ma decisamente perbene». Ci tiene a sottolinearlo il vicequestore aggiunto Antonio D'Urso, dirigente del commissariato di Quarto Oggiaro. I due ragazzini sedicenni finiti in manette grazie alla sua squadra investigativa, maneggiavano grosse quantità di marijuana per spacciarla, probabilmente, a scuola, ma i genitori erano completamente all'oscuro della loro attività illecita.

I giovani in cerca di forti emozioni - e con una inquietante predisposizione al business illecito ma soprattutto dannosissimo per la salute - sono stati individuati grazie alla targa del loro motorino, segnalata in precedenza durante un'operazione in cui, in un appartamento della stessa zona, venne trovata una piantagione di marijuana.

Rintracciato il motorino gli agenti del commissariato, insieme a quelli delle «Volanti», hanno bloccato il traffico tra via Lessona e via Aldini e li hanno presi, trovando nel bauletto diverse confezioni di «erba».

Perquisendo poi le case dove i due abitano con le famiglie - appartamenti popolari ma

abitate da famiglie per bene - hanno trovato una grossa busta con il resto della droga nascosta: i ragazzini, mostrando di essersi molto «specializzati» nel loro commercio, l'avevano occultata sul tetto dello stabile.

PaFu

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