Cronaca locale

Gerusalemme capitale proteste degli islamici. Presidio anche a Milano

Oggi manifestazione contro la scelta Usa. In piazza gli imam e i fedeli delle moschee

Gerusalemme capitale proteste degli islamici. Presidio anche a Milano

«Gerusalemme è dei palestinesi». Il Medio oriente ribolle per la «collera» proclamata da Hamas e al Fatah e le capitali islamiche si infiammano di proteste contro Stati Uniti e Israele. E un'eco di queste proteste si sentirà oggi anche a Milano, come in altre città italiane, da Roma a Cagliari.

«Protestiamo contro la folle decisione del presidente degli Stati Uniti di considerare Gerusalemme capitale di Israele» si legge nel proclama che convoca il presidio. L'appuntamento milanese è in piazza Cavour dalle 15 alle 17. A promuovere l'iniziativa, l'associazione dei palestinesi in Italia, ad animarle i fedeli (o militanti) delle moschee cittadine. «Noi abbiamo aderito e abbiamo avvisato la gente durante la preghiera del venerdì» spiega Mahmoud Asfa, giordano, direttore della Casa della cultura islamica di via Padova, storica protagonista delle iniziative di dialogo interreligioso in città. «Lo spirito dei musulmani - spiega - è quello che Gerusalemme non si tocca. Trump con la sua firma ha finito il ruolo degli Stati Uniti per quanto riguarda la questione palestinese».

L'associazione islamica degli imam e delle guide religiose ha firmato un appello con cui, dopo aver esortato gli imam ad affrontare il tema nelle preghiere del venerdì, invita i musulmani in Italia «a esprimere la loro protesta verso questa decisione ingiusta con mezzi leciti consentiti».

La prima consigliera musulmana di Milano, Sumaya Abdel Qader, ex dirigente del coordinamento dei centri islamici, ha scritto che «chi tocca Gerusalemme non tocca solo una città», osservando che «se la comunità internazionale vale ancora qualcosa non può accettare che un uomo decida le sorti di una regione fragilissima, che se degenera ancora di più farà saltare inevitabilmente tutti gli equilibri mondiali portando solo altro sangue e altre morti». L'ex coordinatore dei centri islamici Davide Piccardo ha evocato la «crisi degli ostaggi» del 1979, quando centinaia di studenti attaccarono l'ambasciata Usa di Teheran.

Il clima è molto teso e i precedenti non sono rassicuranti. Nel 2009 fu proprio una manifestazione per la Palestina a culminare nell'incredibile preghiera in piazza Duomo, col sagrato della cattedrale occupato da una folla di fedeli islamici rivolti verso la Mecca. E i promotori del presidio odierno già alcuni mesi fa avevano organizzato un cosiddetto «festival di solidarietà col popolo palestinese», evento che fece una tappa anche a Milano (ad Assago c'era anche il responsabile Esteri dei 5 Stelle Manlio Di Stefano, che anche di recente ha incontrato l'Api a Milano).

Ma nell due precedenti tappe del Festival, a Verona e Brescia, aveva partecipato Riyad Al Bustanji, personaggio di cui si era molto parlato a Milano nel 2013, quando condusse la preghiera del Ramadan all'Arena, e venne fuori che in una precedente intervista aveva inneggiato al «martirio» religioso dei bambini.

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