È il classico coup de théatre. Alle 15 in punto il vicepremier della Lega Matteo Salvini sale i gradini di Palazzo Reale per raggiungere il vertice cominciato sei ore prima tra i commissari del Cio e i rappresentati del dossier olimpico Milano-Cortina 2026 per garantire platealmente che il goveno (e soprattutto il Carroccio) c'è. Nel suo discorso in italiano garantisce supporto dello Stato alla candidatura («e nel 2026 cu sarò ancora io come ministro» la battuta) auspicando tra l'altro «da milanista» che la cerimonia di apertura si possa tenere «nel nuovo stadio di San Siro», anche se i leghisti locali bocciano la demolizione del Meazza. Salvini è andato a mettere il cappello sulla lettera di garanzie strappata in extremis al premier Giuseppe Conte, non compare la cifra ma si tratta dei 415 milioni di coperture per le spese di sicurezza, sanità e visti d'ingresso, una richiesta del Cio che la sfidante Stoccolma non ha ancora presentato, anche se ha tempo fino al 12 aprile. Nessun riferimento preciso invece ad oggi sui fondi per le infrastrutture, un «fondo speciale Olimpiadi», anche se le dichiarazioni ben calibrate in questo caso dai leghisti, dai governatori di Lombardia e Veneto Attilio Fontana e Luca Zaia e dal sindaco Beppe Sala lasciano intendere che il delta tra i 415 milioni dei costi di gestione già a carico dello Stato e i 600 di maggiore gettito fiscale cumulato nel 2028, secondo lo studio affidato all'Università Sapienza di Roma, potrebbe essere investito su collegamenti stradali tra Valtellina e Milano e abbattimento delle barriere negli impianti «utili a prescindere dai Giochi». Una formula per dire che investimenti arriveranno «ma non si può dire» per non strappare con il Movimento 5 Stelle che ieri ha (finalmente) espresso pieno sostegno alla sfida. «Confermo che sosterremo le Olimpiadi sia per le spese di sicurezza che per gli investimenti - ha dichiarato ieri il vicepremier M5S Luigi Di Maio all'incontro con Assolombarda a Milano - e quando dico sosterremo parlo delle spese del governo centrale. L'importante è non creare cattedrali nel deserto che nessuno utilizzerà più dopo, ma qualcosa che sia funzionale alle imprese, alla città e agli investimenti. Su questo c'è piena sintonia». Il premier Conte conferma che firmare la lettera che garantisce il sostegno del governo «è stato motivo di orgoglio. Questo impegno, al pari di quello per le Atp Finals di Torino, dimostra che il al contrario di quel che si vuol far credere siamo favorevoli ai grandi eventi purchè siano sostenibili. É stato un percorso lungo e dibattuto ma conta il risultato. Sarebbe un'enorme vetrina che può dare lustro all'intera Italia. Il governo garantirà gli oneri per le spese di sicurezza, ma anche degli investimenti infrastrutturali, purchè siano funzionali e possano rimanere in dote ai territori anche al termine della parentesi olimpica. Adesso, come recita lo slogan della candidatura, dreaming together, sogniamo insieme i Giochi a Milano e Cortina».
«Abbiamo già vinto» scherza Salvini uscendo dall'incontro con il Cio. Non ha partecipato alla cena di gala con imprenditori e vip («festeggio il compleanno di mio figlio»), ribadisce che «c'è un vantaggio economico stimato in alcuni miliardi di euro per l'Italia e ogni analisi dei costi-benefici dice che le spese saranno ampiamente ricompensate dagli introiti. Ho dovuto convincere i 5 Stelle? Se spendere 10 ti farà incassare 100 è un modo intelligente per spendere fondi». Nè Zaia nè Sala incassano il sostegno e le garanzie ma per ora non si sbilanciano a ipotizzare quanti e quali infrastrutture potranno essere finanziate, quelle del dossier ad oggi rimangono sulla carta a carico delle Regioni, «l'importante - sottolinea il sindaco - è che ora il governo è al tavolo ed era importante dare un segnale di unità in questa giornata», penultimo giorno di visita del Cio. Il sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti che ha fisicamente consegnato la lettera di Conte nelle mani del capodelegazione Octavian Morariu è «contento di essere arrivato prima degli svedesi. Il finanziamento delle opere per l'evento ribadisce «al momento non sta nei patti, saranno a carico di Regioni e Comuni.
Altre infrastrutture che invece hanno interesse generale, e sono utili indipendentemente dallo svolgimento dell'evento saranno sostenute dallo Stato, come le strade di collegamento tra Milano e la Valtellina o l'adeguamento (questo sì nel dossier) di tanti impianti per i giochi Paralimpici, per cui lo Stato potrebbe fare la propria parte».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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