Cronaca locale

Corone all'ex hotel Regina e un ulivo per Perlasca

Eventi e medaglie ai deportati, Milano ricorda la Shoah: «Il nostro messaggio arrivi ai giovani»

Corone all'ex hotel Regina e un ulivo per Perlasca

«Mai abbassare la guardia». Una frase per riassumere l'evento, il «Giorno della Memoria». Così Milano ieri, ancora una volta, ha fatto la sua parte per commemorare le vittime dell'Olocausto. «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Questa frase di Primo Levi, tratta da Se questo è un uomo, dovrebbe far riflettere sull'importanza del ricordo come strumento per impedire il ripetersi di drammi come quelli della Shoah e di tutte le altre stragi. Mai dimenticare, il nostro messaggio arrivi ai giovani». Così, sulla sua pagina Facebook, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, ha sottolineato l'importanza della giornata. Di più.

Un ringraziamento a tutti gli insegnanti delle scuole che dedicheranno durante tutto l'anno, «dei momenti di approfondimento su questi temi, affinché i nostri ragazzi sappiano riconoscere e respingere con determinazione eventuali rigurgiti di intolleranza», ha concluso. Luoghi per non dimenticare. Storie. Gli internati militari italiani sono stati ricordati all'Istituto Carlo Cattaneo con la consegna delle medaglie d'onore ai deportati o ai loro familiari, e il prefetto Renato Saccone ha ribadito «l'importanza di coltivare la memoria contro il fanatismo e l'indifferenza». La storia. «A poco meno di sei chilometri da qui, tra il 1943 e il 1945 - ha ricordato il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala, intervenuto a un incontro l'Istituto d'Istruzione Superiore «Carlo Cattaneo» - dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano, partirono 23 treni diretti ad Auschwitz e ad altri campi di concentramento. Nei vagoni vennero stipate migliaia di persone perseguitate». E ancora: oggi «non bisogna mai abbassare la guardia di fronte a qualsiasi forma di razzismo e di intolleranza perché - ha aggiunto il vicepresidente Sala - un primo segnale va represso e combattuto sul nascere, con azioni concrete e con una forte partecipazione dei cittadini, sostenuti dalle istituzioni». Breve cerimonia con la deposizione di corone davanti l'ex albergo Regina, sede del comando nazista dall'11 settembre 1943 al 30 aprile 1945. Tra le vie Silvio Pellico e Santa Margherita venivano interrogati gli oppositori ed ebrei, prima di essere mandati nei campi di sterminio. «Per 65 anni Milano ha rimosso l'esistenza di questo luogo di torture, una rimozione grave e pericolosa a cui si è rimediato con la posa di questa targa», ha affermato il presidente del Comitato Antifascista Roberto Cenati. Parole da Palazzo Marino: «Ricordare sempre, tutti i giorni, ieri, oggi e domani. Nel giorno delle celebrazioni per la Giornata della Memoria da Milano si alza forte una voce univoca: Mai più. Fare i conti con la storia significa scegliere un futuro diverso». Così, in un post su Facebook, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. All'Istituto «Caterina da Siena», Franco Perlasca ha ricordato il padre Giorgio che salvò molte persone durante il nazismo, lo ha ricordato anche con la piantumazione di un ulivo simbolico.

In serata un concerto al Conservatorio.

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