«Confidiamo assolutamente nel raggiungimento degli obiettivi del piano vaccinale». Lo ha assicurato Giacomo Lucchini, responsabile incaricato dalla Regione Lombardia di gestire la campagna di vaccinazione anti Covid ieri durante l'audizione in Commissione regionale Sanità. L'esperto ha illustrato i dettagli dell'andamento della campagna, a cominciare dalla fase 1 in corso e dai numeri che si prospettano.
Campagna che ha subito una vistosa accelerata, dopo la falsa partenza del 27 dicembre. «Con oltre 100mila dosi somministrate - ricorda il presidente della Lombardia Attilio Fontana - da diversi giorni siamo la prima Regione sia per dato assoluto che per somministrazioni giornaliere». In questa fase è già «emersa da subito», fra le altre cose, «la necessità di integrare la popolazione da vaccinare con altre categorie di cui sono state ricevute richieste sia a livello nazionale che regionale» ha spiegato Lucchini. Tradotto: la residenzialità psichiatrica, le Rsd e la disabilità in genere, gli operatori che possono essere coinvolti quali somministratori del vaccino nelle fasi successive come la sanità militare e il personale sanitario delle forze dell'Ordine, gli operatori dei centri diurni e dell'assistenza domiciliare, i farmacisti, gli associati a Confprofessioni, i dentisti, gli ambulatori accreditati, gli informatori scientifici. Le istanze «vengono portate avanti a livello nazionale e vengono assecondate dalla struttura commissariale e dal ministero della Salute per mantenere omogeneità nei criteri della popolazione da vaccinare. Questo - conclude Lucchini - dovrebbe comportare il rispetto degli obiettivi in relazione al piano di consegna delle dosi». A questo proposito Lucchini ha aggiunto che il 30 per cento delle dosi arrivate in Lombardia vengono conservate «cautelativamente per averle a disposizione per i richiami, che per coloro che sono stati vaccinati il 27 dicembre inizieranno la settimana prossima».
A parte le categorie prioritarie e le categorie già individuate, il resto della popolazione, cioè le persone più giovani e tutte quelle non a rischio, verranno inserite nel piano «verosimilmente a cavallo o dopo l'estate». L'avvio della vaccinazione per la popolazione generalizzata «dipende» da vari fattori, ha chiarito il responsabile. «Da quando sono disponibili i prodotti vaccinali», dalla «disponibilità del personale» che dovrà somministrarli. Il personale aggiuntivo che eseguirà le vaccinazioni contro il Covid in Lombardia «viene messo a disposizione dalla call commissariale con punte nella parte estiva fino a 2.500 unità, cui si aggiunge il personale delle strutture, delle Asst, che continuerà le campagne vaccinali».
Assente dalla Commissione il neo assessore alla Sanità Letizia Moratti attaccata dalla consigliera Pd Carmela Rozza: «È un pessimo inizio: ci dica cosa intende fare per la
campagna». Ma Moratti era impegnata con la prima giunta e ha già annunciato di voler incontrare tutti i capogruppo di maggioranza e opposizione, così come ha confermato la sua presenza in consiglio regionale il 19 gennaio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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