Cronaca locale

Gira armato di katana e minaccia. Immigrato terrorizza Milano

Lo straniero minaccia i passanti. Poi assalta i finanzieri con un altro coltello. Torna l'incubo Kabobo

Gira armato di katana e minaccia. Immigrato terrorizza Milano

Sono momenti di paura, tensione, minaccia. Istanti che riportano alla mente, inevitabilmente, quelle immagini di Kabobo e la sua furia armato di macete. Stavolta il protagonista della scorribanda è un giovane straniero, già noto alle forze dell'ordine. I cellulari dei passanti terrorizzati lo hanno ripreso mentre brandiva una katana affilata e minacciava chi gli si parava di fronte.

Siamo a Milano, zona Corvetto. In piazzale Ferrara i passanti vedono camminare un ragazzo con lo zaino in spalla, il berretto in testa e un'arma in mano. È il primo pomeriggio di mercoledì quando alcuni finanzieri del Gruppo pronto impiego della città meneghina notano l'immigrato vagare armato per la sgtrada. Mostra katana, scrive Milano Today, e la punta contro alcune persone intente a riprenderlo con il cellulare.

Solo l'immediato intervento delle Fiamme Gialle ha evitato il peggio. I militari, non senza difficoltà, hanno bloccato lo straniero, apparentemente nordafricano. Lui, però, ha prima tentato di nascondere la catana sotto un'auto. Poi si è scagliato contro i finanzieri brandendo un coltello. L'uomo è stato infine immobilizzato e condotto in carcere in attesa del processo per direttissima.

Nel video (guarda) si sente il giovane parlare con alcuni dei presenti, nonostante le pericolosa arma in mano. Poi in un'altra immagini si notano gli otto militari delle Fiamme Gialle immobilizzare l'uomo.

"Dopo i coltelli, i picconi e i macheti spuntano anche le katane in periferia: a quale arma dobbiamo arrivare prima che a Palazzo Marino si svegli qualcuno?", attacca Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto. "Ringrazio gli uomini delle Finanza prontamente intervenuti per disarmare questo balordo, che tra l’altro ha pure reagito aggredendoli. Del resto non ci si può aspettare altro nel quartiere, il Corvetto, dove vengono di continuo imbrattati i muri con volantini e scritte piene di insulti contro le forze dell’ordine.

Speriamo che quando Sala e compagni si accorgeranno che Milano non finisce entro la Cerchia dei Bastioni non sia troppo tardi: al Corvetto servono rapidissimi interventi in tema di sicurezza, i cittadini non possono più aspettare".

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