I giudici del Tar: "Arrivano meno ricorsi per colpa della crisi"

Il presidente del Tribunale amministrativo: "La carenza di magistrati è scandalosa"

I giudici del Tar: "Arrivano meno ricorsi per colpa della crisi"

Sono diminuiti del 5,06 per cento (cioè, 156 in meno) rispetto allo scorso anno i ricorsi in materia di edilizia e urbanistica presentati al Tar della Lombardia. Il dato, nel contesto di un calo generale dei ricorsi, viene spiegato dal presidente del Tribunale amministrativo regionale Angelo De Zotti in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario con «l'onda lunga della crisi del mercato».

Registrano una diminuzione sensibile anche i ricorsi del pubblico impiego (-4,01% con 117 ricorsi in meno), mentre quelli che riguardano i contratti pubblici aumentano del 2,45 per cento (62 in più). Restano stabili i ricorsi in materia di stranieri. Su del 4,39 per cento infine le istanze della cosiddetta materia residuale, nella quale confluiscono l'elettorale, il commercio e i provvedimenti dei sindaci. «Oltre al progressivo calo del contenzioso dovuto all'alto costo dei giudizi amministrativi - si legge nella relazione -, ciò che colpisce è la pesante riduzione del comparto dell'edilizia urbanistica e il rimbalzo in materia degli appalti (+2,45%) che incorpora tuttavia il crollo drastico del settore nel primo anno di applicazione del codice dei contratti». Buone notizie sul fronte dello smaltimento degli arretrati, già in calo nel 2017 e nel 2018 ancora di più (meno 870 pratiche) grazie anche, sottolinea il presidente, a un «programma straordinario di smaltimento». De Zotti ha poi affrontato il nodo del nuovo codice degli appalti. «Temo - ha detto - che il legislatore si appresti a proporre per il codice dei contratti formule di semplificazione, come quelle enunciate nel ddl semplificazioni, che già pongono una seria ipoteca sulla prossima complicazione del settore». Ancora: «Sembra certo che lo schema procedimentale di approvazione del ddl richiederà tempi lunghi che non sono compatibili con l'urgenza dell'intervento di semplificazione del codice degli appalti e con l'idea di sbloccare immediatamente il settore delle grandi opere pubbliche». Infine il presidente, vicino alla scadenza del suo mandato, ha definito «scandalosa» la carenza di magistrati in servizio all'organo amministrativo. «Nei quattro anni di mia presidenza - ha concluso - non solo non ho visto l'ombra di nuovi magistrati in aggiunta all'organico, ma la sede di Milano è stata complessivamente privata di quattro magistrati sui ventuno in organico, al punto che oggi, nel 2019, la dotazione di magistrati si è ridotta a 17 unità».

Alla cerimonia è intervenuto, tra gli altri, il presidente della Regione Attilio Fontana. Il governatore ha assicurato che sarà presto operativo l'Orac, Organismo regionale anti corruzione. La Regione, spiega una nota, «intende sviluppare modelli che rafforzino la collaborazione tra le istituzioni e promuovano la cultura della legalità».

Sottolinea ancora Fontana: «In questa direzione va la recente approvazione del nuovo Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2019-2021 con cui abbiamo razionalizzato il sistema dei controlli, con l'istituzione di Orac appunto, e revisionato il metodo per l'analisi dei rischi con riferimento ad alcuni settori più esposti».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica