Cambiano le regole e i requisiti necessari alla stipula dei contratti tra il servizio sanitario regionale e le strutture accreditate lombarde. Dal 2013 per poter stipulare i contratti sarà necessario che tutte le strutture trasmettano la certificazione antimafia relativa non solo al soggetto gestore ma anche alla proprietà. Non solo, per i soggetti privati accreditati e a contratto, comprese fondazioni ed enti no profit, sarà obbligatorio trasmettere alle Asl ogni anno, prima della firma dei contratti di valore superiore a 800.000 euro, una relazione sul bilancio delle singole strutture e sul bilancio consolidato della proprietà firmata da una società di revisione contabile o (per le fondazioni e i soggetti no profit) dal collegio sindacale con funzioni di società di revisione. A stabilirlo la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanità Luciano Bresciani (nella foto).
«In assenza di un intervento delle norme nazionali che ci dia competenze più ampie come chiediamo da tempo per poter controllare anche le Fondazioni e gli IRCCS - ha spiegato il presidente Roberto Formigoni - ci siamo auto-attribuiti poteri di verifica e controllo.
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