Il governatore: «Io parte lesa, ora emerga verità»

Relazione in consiglio di Fontana che intanto sospende le deleghe al sottosegretario

Marta Bravi

«Ho deciso di sospendere immediatamente l'incarico al sottosegretario Fabio Altitonante». A parlare così il presidente della Regione Attilio Fontana in merito all'inchiesta che vede coinvolto il sottosegretario con delega alla Rigenerazione e Sviluppo area Expo di Forza Italia, da ieri mattina agli arresti domiciliari. Il governatore leghista, che non è indagato, risulta parte offesa in un tentativo di istigazione alla corruzione nell'ambito dell'inchiesta per tangenti negli appalti della Dda di Milano. «Sono il primo a volere che la verità emerga», ha aggiunto durante il suo brevissimo intervento durante il consiglio regionale. «Fin dall'insediamento ho sottolineato come la trasparenza e la legalità siano punto cardine dell'attività della mia giunta. La notizia dell'indagine ci conforta perché conferma la presenza di solidi anticorpi nella nostra Regione contro la corruzione, dall'altro ci colpisce in modo particolare per le misure cautelari decise nei confronti del sottosegretario Altitonante». Poi passa alla sua posizione: «Sono sempre stato fermamente convinto che persone che ricoprono una carica pubblica debba rifiutare offerte e utilità in cambio di consensi o favori e ribadisco di non avere percepito alcun atteggiamento corruttivo nelle interlocuzioni avute». Parole molto apprezzate dalla maggioranza, che si è lasciata andare a un lungo applauso.

Anche il partito ha preso le sue contromisure nei confronti di Altitonante e di Pietro Tatarella, vice coordinatore regionale e candidato alle Europee: «Il coordinamento regionale di Forza Italia Lombardia, ribadendo la propria linea garantista e la convinzione che i propri dirigenti colpiti da provvedimenti cautelari potranno dimostrare l'estraneità ai fatti che vengono loro contestati, ha disposto la temporanea sospensione delle loro cariche all'interno del Movimento - spiega Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia alla Camera e coordinatrice regionale azzurra in Lombardia -. Questo al fine di permettere loro di chiarire le loro posizioni nel modo più adeguato e assicurare il proseguimento dell'attività del partito, impegnato in tutta la Regione in una importante campagna elettorale». «Forza Italia crede fermamente nel principio del garantismo: riponiamo piena fiducia nella magistratura e riteniamo doveroso lasciare che le autorità competenti svolgano il proprio lavoro» affermano Gianluca Comazzi e Giulio Gallera, capogruppo e capo delegazione di Forza Italia in Regione -.Condanniamo ogni tentativo di sciacallaggio a danno di un intero partito, che da 25 anni porta avanti valori positivi sia dentro che fuori dalle istituzioni».

«Se i fatti contestati saranno confermati, si tratterà senza ombra di dubbio della dimostrazione definitiva che un certo sistema di potere, ancora caro a troppi lombardi, dovrà necessariamente essere estirpato per garantire il reale sviluppo della nostra regione» attacca Gianluca Corrado, consigliere M5S.

«Amsa

nell'assicurare piena collaborazione e fiducia nella Magistratura e negli organi preposti agli accertamenti, rimane in attesa di conoscere i fatti oggetto del provvedimento», commenta l'azienda di servizi ambientali del gruppo A2A.

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