Grillo sale sul palco di Expo e fa il solito show elettorale

I Cinque stelle ci mettono la bandierina. L'assalto degli «Expo invaders», così si sono chiamati i militanti grillini che per l'occasione hanno stampato magliette con il logo di Expo e dei proiettili, si trasforma ora dopo ora nella campagna elettorale per le Europee. Dopo il sopralluogo al sito espositivo, da parte di 80 tra parlamentari e consiglieri regionali guidati dal loro guru Beppe Grillo, i Cinque Stelle danno appuntamento alla cittadinanza a Baggio al Parco delle Cave dove si trovano i cantieri per la Via d'Acqua Sud. Peccato che dai deputati che si alternano sul palco non sia stata spesa nemmeno una parola sull'opera tanto contestata.
Dai romani sul palco nemmeno una parola. Lo sguardo è rivolto a Bruxelles. «Expo? Ci hanno detto “guardate”, ma non c'è un cazzo, non c'è niente, c'è un campo - dice Grillo -.

Devono venire 20 milioni di persone ma chi ci va a Rho? Il progetto “nutrire il pianeta” andava pensato in un altro modo, in modo diffuso. Expo non può essere la degustazione dello stracchino in mezzo agli svincoli autostradali e agli inceneritori».

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