Il caso San Raffaele è sicuramente il più eclatante ma non è l'unico ad agitare la sanità lombarda. A tremare per il posto di lavoro sono anche i dipendenti del Cdi, il centro diagnostico italiano. In 130 rischiano di restare a casa e oggi in via Saint Bon si terrà un presidio di protesta per chiedere al gruppo Bracco di tornare sui suoi passi.
«Bracco e i suoi azionisti - denuncia una nota sindacale - incassano 20 milioni di euro di dividendi e intanto licenziano». «Dopo mesi di trattativa - prosegue la nota - siamo ancora lontanissimi da un accordo, perché la direzione aziendale propone una soluzione fortemente penalizzante per chi presto si troverà senza lavoro». Con la manifestazione le organizzazioni sindacali chiedono un «accordo che preservi la dignità delle persone e tuteli il reddito».
La replica del CDI: "Precisiamo che non vi sono posti di lavoro a rischio presso il Centro Diagnostico Italiano.
Il presidio di cui si parla nell’articolo è infatti riferito a una vertenza sindacale relativa ad altre aziende chimico-farmaceutiche del gruppo Bracco. Si chiede pertanto la pubblicazione della presente precisazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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