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Guerra alle slot machine, chiuse altre tre sale

Guerra alle slot machine, chiuse altre tre sale

Il Comune ha chiuso altre tre sale giochi, in via Astesani, piazza Abbiategrasso e via Ciaia. In via Astesani 29, cuore del quartiere di Affori, nelle vicinanze del centro sportivo Iseo, a pochi metri da una parrocchia e da una scuola media, gli uffici dell'assessorato all'Urbanistica hanno messo nel mirino una nuova sala slot pronta ad aprire al pubblico. Una società, la Affori Sala Giochi, è risultata infatti avere sede proprio in quella via, a quel numero civico, sulle base delle segnalazioni pervenute, delle ricerche informatiche e delle informazioni acquisite dalla Polizia locale. Effettuate le verifiche incrociate, gli uffici hanno immediatamente emesso il provvedimento di chiusura. Dall'Urbanistica è arrivato l'alt anche per altri due locali: il primo, in via Medeghino 34, angolo piazza Abbiategrasso, situato nei pressi di una scuola d'infanzia, di una chiesa, del parco Chiesa Rossa e dell'omonima biblioteca comunale; il secondo in via Ciaia 3, zona Dergano, dove la Polizia locale è intervenuta per far rispettare l'atto comunale di sospensione delle opere edilizie in corso e di diffida ad aprire la sala giochi. In tutto sono 11 le sale chiuse dal Comune negli ultimi mesi. «Milano è sempre più £città no slot“ - afferma il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris -: abbiamo messo nel mirino tutte le sale pronte ad aprire in assenza dei requisiti delle distanze previste dalla legge o delle ulteriori autorizzazioni necessarie. I controlli degli uffici procedono a ritmo serrato, intendiamo usare tutti gli strumenti per prevenire i disastri delle ludopatie e allontanare dalla città criminalità e degrado».
Soddisfatta la Regione, che ha approvato a inizio 2014 il nuovo regolamento per contrastare la ludopatia. «La collaborazione tra Regione, amministrazioni comunali, Prefetture e Questure continua a dare ottimi risultati - commenta l'assessore all'Urbanistica Viviana Beccalossi -.

L'esempio di queste ore, riguardante Milano, evidenzia come la legge della Lombardia da una parte e la collaborazione degli assessorati competenti e dalla Polizia locale dall'altra, possono davvero fronteggiare un grave fenomeno. Non solo nel capoluogo, ma in qualsiasi altra realtà locale». La Regione metterà a disposizione dei Comuni da settembre un totale di 3 milioni per finanziare progetti contro il gioco d'azzardo.

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