Guiso, l'avvocato che difese Curcio e Craxi

Il singolo soggetto ha l'intangibile diritto alla difesa, chiunque egli sia. E' in questo principio il basamento della libertà e dello Stato democratico, che deve guardarsi dal pulirsi le mani nel liquame del giudizio di pancia. Il pensiero dell'avvocato Giannino Guiso, figura al centro della «giustizia» italiana negli anni medioevali del secolo scorso, denominati con un contrasto stridente prima anni di piombo e subito dopo anni da bere, è stato rivisitato ieri alla società Umanitaria dai suoi amici, quali Carlo Tognoli, già sindaco di Milano e ministro della Repubblica, Stefania Craxi, Aldo Bonomi, Salvatore Murru, Michele Saponaro, Luigi Liguori.

Un giorno una persona disse a Guiso: «Lei ha una volpe sotto il braccio». Risposta: «No, ho il codice». Difensore di Renato Curcio, conoscitore del caso Moro al punto da subire minacce e un attentato, difensore di Bettino Craxi, l'avvocato praticò la sua missione di combattente fin dagli esordi in Sardegna, terra natale, quando nel 1964 difese un giovane pastore arrestato e morto in circostanze ambigue. Ebbe fin da allora il coraggio di cercare la verità in quello che fu dichiarato un «suicidio» anomalo visto che il pastore morì con un fazzoletto conficcato in gola. «Fu addirittura preveggente. Un anno prima del sequestro di Aldo Moro pubblicò «L'uomo senza diritti. Il detenuto politico». Garantista, scudiero di giustizia, non ne possiamo dimenticare il coraggio e la generosità» ha detto Carlo Tognoli in una sala gremita di socialisti e persone con la cultura della memoria in un Paese che non ricorda, perché il ricordo è figlio della giustizia non del giustizialismo orbo. Giannino Guiso è legato ai grandi casi della vita politica, anche al caso Feltrinelli, e meriterebbe un approfondimento ben più colto di quanto la stampa non gli dedichi. Era contrario a ogni forma di superficialità.

Bisogna cercare nelle contraddizioni dell'accusa, soleva dire, quel piccolo contrasto che crea un buco nel muro accusatorio e allargare il piccolo foro fino a far crollare il muro. Nuoro lo celebrerà con una manifestazione il prossimo 10 ottobre.

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