Ha l'alloggio Aler ma anche due case

Dai primi 500 sopralluoghi emerge che in 350 non pagano l'affitto. E c'è chi possiede redditi da 142mila euro

Ha l'alloggio Aler ma anche due case

Dopo l'approvazione del piano di risanamento, Aler darà impulso al progetto speciale per il recupero della morosità. Lo conferma in una nota diffusa ieri l'Azienda Lombarda edilizia residenziale di Milano.

«Le dimensioni della morosità non sono mai state così considerevoli come allo stato attuale - spiega Aler -. All'Azienda, con la morosità di canoni e servizi, vengono sottratte risorse nell'ordine del 40-50 per cento. L'aumento dei mancati pagamenti derivano dalla crisi economica generale che ha interessato l'Italia e dalla mancanza di assistenza da parte dei Comuni a favore delle fasce deboli e indigenti di cittadini. E, proprio a fronte di nessuna erogazione da parte delle amministrazioni comunali, Aler nel 2013 ha stanziato circa 10 milioni di euro per sostenere gli inquilini più disagiati e pagato 25milioni di euro di tasse agli stessi Comuni».

Il totale delle famiglie che attualmente risultano morose per Aler supera le 16mila per un importo totale di 150 milioni di euro. «Verranno verificate mediante il confronto tra i redditi autocertificati e quanto invece risulta dalle banche dati disponibili - spiega l'Azienda -; per i casi di incertezza è stata istituita la figura specializzata del «Manager del credito» che potrà anche effettuare sopralluoghi direttamente a casa dell'inquilino, per avere una visione concreta delle condizioni socio economiche abitative dello stesso.

«In questa prima fase sperimentale - spiega ancora la nota - i nostri Manager hanno già realizzato 500 sopralluoghi rilevando 150 situazioni di morosità colpevole e 200 incolpevole. L'autocertificazione falsa è illecito penale: per ora gli ispettori di Aler hanno inviato 20 denunce nei confronti di inquilini che hanno dichiarato il falso».

Aler poi cita alcuni casi emersi dai primi controlli: un assegnatario che ha dichiarato come unico reddito un sussidio riconosciuto dal Comune di Milano per 3mila euro e che invece possiede 2 appartamenti di proprietà a Milano e un reddito immobiliare di 76mila597euro. Un altro inquilino, che aveva autocertificato un reddito per 6mila664 euro, si è scoperto che ha un lavoro dipendente che gli rende ogni anno oltre 42mila euro. Infine un utente che autocertificava redditi immobiliari per 11mila300 euro risulta invece disporre di redditi immobiliari pari a 142mila euro. In tali casi, oltre alle segnalazioni obbligatorie, verrà avviata la procedura di decadenza.

«Molto bene il piano recupero antimorosità presentato da Aler che ha portato alla luce casi di inquilini morosi, con un alto reddito - commenta il coordinatore cittadino di Ncd Nicolò Mardegan -. Ci aspettiamo lo sfratto immeddiato e la riassegnazione degli alloggi alle famiglie in difficoltà».

«Nel corso del 2014 anno sono stati più di 600 i sussidi tolti dal Comune a persone che non avevano i requisiti per averli poiché titolari di un'altra fonte di reddito- sottolinea l'assessore alle Politiche sociali del Comune Pierfrancesco Majorino -. Bene dunque i controlli effettuati da Aler che vanno nella stessa direzione da noi intrapresa».

«Non vogliamo tollerare più che le case popolari vengano occupate da persone che possano affittare gli alloggi su libero mercato, sottraendoli a chi ne ha realmente bisogno» conclude

Giulio Gallera, sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con la città metropolitana e al coordinamento di Aler Milano.

Gli inquilini che attualmente risultano morosi per Aler, per un totale di 150 milioni di euro

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